In politica, nella sua forma generale, ancora di più quando si è chiamati ad amministrare una comunità, esistono solo due strade da percorrere, senza possibilità alcuna di intraprendere una terza via.
La prima via è la consapevolezza di servire la propria comunità e il territorio con impegno e correttezza, non guasta un po’ di competenza, mettendosi al servizio del popolo che ne richiede il mantenimento delle promesse elettorali attraverso l’esecuzione del programma.
La seconda via è quella di capire i limiti e fallimenti della propria azione, prenderne consapevolezza e trarne le giuste considerazioni, quelle che in politica si chiamano DIMISSIONI IMMEDIATE per manifesta incapacità, come dire che si può essere bravi in tante cose, ma amministrare non è da tutti.
La terza via, cara Sindaca Alba, non è percorribile perché non esiste.
SILENZIO, DISIMPEGNO, SUPERFICIALITÀ E ASSENZA DI CONFRONTO non fanno parte del vocabolario di chi amministra, non è concepibile pensare di non avere un’idea di città e di amministrazione, non è assolutamente pensabile a un AMMINISTRATORE che disamministra.
Esiste un limite alla mancanza di rossore.
Una città completamente allo sbando, senza una guida certa e sicura, dove ognuno fa quello che crede più opportuno, dove trova campo una sorta di rassegnazione nel pensare che niente può cambiare e nulla è più prezioso del silenzio e del rancore.
Una terza via, quella intrapresa dalla Sindaca, in cui ti accorgi che non avere il bilancio è NORMALE, fregarsene della viabilità è NORMALE, fare vivere da sbandati gli impiegati comunali è NORMALE, essere in mano alla burocrazia comunale è NORMALE, dove produrre atti da fare rabbrividire anche i più strenui oppositori della prima Repubblica è NORMALE. NORMALE gestire la raccolta dei rifiuti con ridicoli cortometraggi e non effettuare alcuna lotta all’evasione, in una città sporca dove incivile è in equazione con evasore.
NORMALE per la Sindaca e la sua ben pagata giunta, ma non per una città diventata ANORMALE.
Due vie cara Sindaca esistono… solo due, la terza è come l’isola che non c’è!!
Dopo due anni così drammatici, la seconda sarebbe la più appropriata.
Michele Montalbano
Peppe Lentini
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