Sarebbero almeno una decina gli indagati nell’inchiesta sugli enti di formazione e sulle scuole telematiche aperta dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Le ipotesi di reato contestate sono l’associazione a delinquere, il falso, la truffa e l’autoriciclaggio.
Nei giorni scorsi gli agenti della Digos avevano effettuato diverse perquisizioni, sequestrando documentazione e materiale sia cartaceo che informatico nelle disponibilità di alcuni degli indagati. Pare che tra questi ci sia un responsabile di una università telematica attivo anche nel mondo della politica.
Ieri intanto udienza al tribunale del Riesame. Il legale di alcuni indagati ha chiesto il dissequestro dei documenti. A occuparsi dell’inchiesta è il sostituto procuratore Chiara Bisso, coordinato dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal suo vice Salvatore Vella.
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