Un incidente probatorio e la proroga delle indagini preliminari. Sono queste le richieste avanzate dalla Procura al gip Stefano Zammuto in merito all’inchiesta sui bilanci del Comune di Porto Empedocle che vede indagato, tra gli altri, anche l’attuale sindaco di Agrigento Calogero Firetto.
Un incidente probatorio, dunque una prova che potrà essere utilizzabile in un eventuale processo, una perizia contabile su atti e documenti relativi ai bilanci del Comune di Porto Empedocle del periodo compreso tra il 2011 e il 2014. È questo quanto chiesto dai pm Simona Faga e Chiara Bisso. A decidere se autorizzare o meno l’incidente probatorio sarà il Gip Stefano Zammuto.
L’inchiesta è quella relativa ai bilanci del Comune empedoclino che sarebbero stati “falsati” gonfiando le voci delle somme in entrata per coprire un buco di circa 3 milioni di euro e non incorrere nelle sanzioni previste per i Comuni che non rispettano il patto di stabilità. Il periodo preso in esame dalla Procura, appunto, va dal 2011 al 2014.
Indagati sono il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, che nel periodo contestato ricopriva la carica di primo cittadino di Porto Empedocle, l’allora responsabile dei Servizi finanziari del Comune, Salvatore Alesci, e i sei revisori dei conti succedutisi nel periodo in questione.
In particolare la Procura chiede la perizia tecnica “per accertare la veridicità e la congruenza dei dati esposti negli strumenti contabili e nelle certificazioni del Patto di stabilità con particolare riferimento agli importi versati da Enel per le misure compensative”.
Il magistrato Zammuto dovrà decidere anche in merito alla proroga delle indagini preliminari, chiesta sempre dalla Procura perché il termine per effettuarle era in scadenza e, in mancanza dell’autorizzazione del giudice, non si potrà continuare con ulteriori indagini.
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