Presunto giro di droga sull’asse Belgio-Favara. Parte al Tribunale di Agrigento il processo scaturito dall’operazione antidroga denominata “Up and Down”.
Per i difensori di alcuni degli imputati le intercettazioni effettuate in Belgio non andrebbero utilizzate al processo perché non potevano essere disposte dalla magistratura italiana e, per di più, in alcuni casi sarebbero state utilizzate per imputati diversi da quelli per cui sarebbero state autorizzate.
Parte con la prima udienza il processo nato dall’inchiesta “Up and Down” che avrebbe portato alla luce un presunto traffico di droga che, passando per Palermo, univa l’asse Belgio-Favara fino alle varie piazze agrigentine.
Nel dicembre del 2016 l’operazione dei Carabinieri che eseguirono diverse applicazioni di misure cautelari nei confronti di alcuni imputati. Il presunto giro di stupefacenti, secondo quanto emerso dalle indagini, avveniva occultando la droga all’interno di pacchi spediti tramite società di trasporti che svolgevano il ruolo di corrieri. In tal modo lo stupefacente, acquistato in Belgio, giungeva fino a Favara.
Il processo era stato inizialmente incardinato al Tribunale di Palermo ma dopo essere rimasto bloccato per alcuni mesi, su richiesta dei difensori, per parte degli imputati (perlopiù favaresi) venne spostato al Tribunale di Agrigento. Una sorta di “competenza territoriale”, in quanto è nel territorio agrigentino che la presunta organizzazione a delinquere avrebbe operato.
Processo che adesso finalmente decolla. Il dibattimento si è aperto dopo che pm e difensori hanno illustrato i propri mezzi di prova. La prossima udienza è stata fissata per il 28 gennaio.
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