Domani, 12 settembre, Gessica Lattuca sarà scomparsa dalla circolazione da un mese. Fu vista dai suoi familiari l’ultima volta lo scorso 12 agosto.
E nella ricorrenza del primo mese dall’evento, proprio per domani, alle 19e30, la Comunità Ecclesiale di Favara ha promosso l’iniziativa “UNA MARCIA PER GESSICA”.
Il raduno è fissato per le 19e15 nel piazzale antistante al centro sociale del Comune di Piazza Angelo Giglia (piazza Giarritella), presunto luogo della scomparsa di Gessica. Il corteo si snoderà per via Cappello, piazza della Vittoria, via Agrigento, via Rovereto, piazza Lando Conti, viale Gaspare Ambrosini, fino ad arrivare nel piazzale antistante alle case popolari di Villa Ambrosini, luogo di abitazione di Gessica.
A chiedere la partecipazione della cittadinanza alla marcia è stata in questi giorni anche la sindaca della città di Favara, Anna Alba.
E intanto è giunta in redazione di SICILIA TV NOTIZIARIO una nota di Gaetano Scorsone, Moderatore Area Padre Pino Puglisi del Consiglio Pastorale Cittadino:
A distanza di un mese dalla scomparsa della nostra concittadina Gessica Lattuca, perché si mantenga viva la speranza di vederla restituita all’abbraccio dei suoi figli, della famiglia e della comunità intera e perché si stimoli a una maggiore collaborazione con le Autorità inquirenti affinché questo condiviso auspicio possa trasformarsi in una gioiosa realtà, mercoledì 12 settembre, alle ore 19.30, in Piazza Angelo Giglia (Giarritella) il Consiglio Pastorale Cittadino della nostra Comunità Ecclesiale ci invita a raccoglierci, muovendo in corteo silenzioso in direzione della casa di Gessica presso le case popolari di Villa Ambrosini, per pregare per un suo immediato rientro a casa e, quindi, per una rapida e positiva soluzione del caso, per la famiglia di Gessica, per i suoi figli e per coloro i quali dovessero avere notizie di qualsiasi genere e ancora non hanno trovato la forza e la volontà di affidarle a chi sicuramente potrebbe trarre nuovi spunti investigativi per il superamento delle oggettive difficoltà che gravano ancora sulle sue ricerche. Trattandosi di un evento che tutta la comunità sente proprio attraverso uno stato di cronica preoccupazione, è giusto che ci si raccolga numerosi per condividere questa diffusa ansia ma anche per dare una prova di comunità solidale che risponda prontamente al richiamo di aiuto proveniente da una famiglia che soffre il distacco di una loro componente. Che Favara stimoli efficacemente le coscienze di tutti noi, così come una premurosa madre i suoi figli, e ci esorti a non nascondere dietro ingiustificate, pretestuose o polemiche omissioni la nostra responsabile eventuale assenza, bensì a offrire ciò che in delicate situazioni solitamente è giusto donare silenziosamente, fraternamente e amorevolmente: la nostra solidale partecipazione.
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