Inchiesta sui corsi di formazione ad Agrigento. È recente il provvedimento di sequestro di pc, supporti informatici, documenti e cellulari disposto dalla Procura di Agrigento ed eseguito dalla Digos. Il pm Chiara Bisso, titolare dell’inchiesta, ipotizza una serie di brogli nel rilascio di attestati con valore legale relativi a corsi di varia natura. Secondo quanto riportato da altri organi di stampa, il principale indagato sarebbe il favarese Giuseppe Arnone, noto anche per il suo impegno politico. A lui verrebbero contestati i reati di associazione a delinquere, falso, truffa e autoriciclaggio.
In tutto sarebbero cinque le persone indagate che attraverso il loro difensore, l’avvocato Giovanni Crosta, hanno chiesto al Riesame la restituzione di documenti e supporti informatici sequestrati. L’udienza si è celebrata martedì e ieri i giudici hanno sciolto la riserva rigettando la richiesta di dissequestro. Quindi il materiale sequestrato non verrà, almeno al momento, restituito.
L’inchiesta sarebbe partita due anni fa nel più fitto riserbo.
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