Niente più sale giochi o scommesse vicino a scuole, ospedali, impianti sportivi e chiese. Questo è uno dei disegni di legge all’Assemblea Regionale Siciliana che la commissione sanità si appresta a varare la prossima settimana.
In Sicilia sarà vietato aprire sale da gioco o scommesse entro un raggio di 500 metri da scuole, ospedali, impianti sportivi, centri per anziani, chiese e perfino cimiteri. Un divieto che vale anche per tabaccai e bar che, se rientreranno nello stesso perimetro, non potranno sistemare all’interno dei loro locali le semplici slot machine.
È questo il cuore di un disegno di legge all’Ars che la commissione sanità si appresta a varare. Le votazioni sono fissate per la prossima settimana.
Nel cuore della legge c’è soprattutto il divieto di far giocare minorenni e per i gestori che violeranno questo divieto è prevista una multa che va da 500 a 2 mila euro più la chiusura del locale per 15 giorni.
Confermato il divieto di pubblicizzare le sale da gioco, il testo introdurrà anche una nuova autorizzazione che i gestori dovranno ottenere dai sindaci prima di aprire nuovi locali. Alla Regione toccherà invece il compito di programmare le misure per combattere la ludopatia, ormai sempre più diffusa fra anziani e giovani disoccupati.
Il disegno di legge è forte di una maggioranza trasversale frutto dell’intesa fra pezzi del centrodestra e i grillini. Non a caso il testo è la fusione del progetto di Giancarlo Cancelleri con quello del presidente della commissione, Margherita La Rocca Ruvolo, esponente dell’Udc.
Forza Italia deciderà nei prossimi giorni se votarlo o meno mentre protestano già le associazioni dei gestori delle sale da gioco che chiedono di essere ascoltate in commissione prima che inizino le votazioni.
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