Operazione della Squadra Mobile di Agrigento e della Guardia di Finanza di Lampedusa. Fermati sei presunti scafisti. Avrebbero a bordo di una “Nave Madre” condotto in Italia 68 migranti. Il sistema era semplice: la grande imbarcazione caricava i migranti, trainando anche un piccolo natante, per poi, giunti a circa 50 miglia da Lampedusa, effettuare un’operazione di passaggio tra i due natanti. La Nave Madre poi rientrava in Libia mentre la piccola imbarcazione proseguiva verso Lampedusa.
Avrebbero escogitato nuove strategie per trasferire i migranti clandestini dalle coste del Nord Africa a quelle siciliane. Sei egiziani sono finiti in carcere dopo l’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Agrigento in collaborazione con i militari della Brigata della Guardia di Finanza di Lampedusa coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento.
Gli inquirenti hanno infatti intercettato nella serata di venerdì scorso una imbarcazione con 68 migranti e sottoposto a fermo nella serata di sabato, per il reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina, sei componenti dell’equipaggio del peschereccio che la rimorchiava.
Gli esiti e i complessi dettagli dell’operazione sono stati resi noti stamattina nel corso di una conferenza stampa alla Procura di Agrigento. Presente il Procuratore Luigi Patronaggio e i responsabili di tutte le componenti operative delle varie Forze di Polizia che hanno contribuito all’intera operazione.
A carico dei sei egiziani, di età compresa tra i 23 e i 38 anni, sono stati raccolti pesanti elementi indiziari.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i presunti scafisti a bordo della “Nave Madre” avrebbero effettuato il trasporto illegale di 68 migranti dalla Libia verso l’Italia. I migranti sarebbero stati caricati a bordo della “Nave Madre” per poi, in alto mare, fare il passaggio su una piccola imbarcazione, sganciata a circa 50 miglia a sud di Lampedusa. Da lì poi il piccolo natante proseguiva verso la più grande delle isole delle Pelagie mentre la “Nave Madre” girava rotta e rientrava verso il Nord Africa.
Questi movimenti sono stati intercettati prima da un velivolo del dispositivo di Frontex e successivamente da un elicottero della Marina militare italiana imbarcato su nave ‘Carabiniere’ operativo nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”.
I fermati sono stati dunque condotti presso la casa circondariale di Agrigento e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dall’inizio dell’anno sono 22 le persone arrestate dalla Squadra Mobile per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e 34 quelle arrestate per reingresso illegale, di cui 11 in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
Commenta articolo