Sorpresi dalle telecamere ad abbandonare rifiuti in strada. Centinaia e centinaia di multe e denunce nell’agrigentino da parte dei carabinieri. In alcuni casi sarebbe stato accertato anche l’incendio doloso. Stamattina conferenza stampa al Comando Provinciale dell’Arma.
Sono oltre 350 gli episodi di abbandono di rifiuti in strada nell’agrigentino accertati negli ultimi due mesi da parte dei carabinieri. I furbetti sono in gran parte privati cittadini, ma in una quarantina di casi i “pizzicati” risultano essere titolari di ditte e aziende del territorio.
Maxi operazione ambientale da parte dei carabinieri del Centro Anticrimine Natura e del Comando provinciale dell’Arma. I militari, su disposizione proprio del Comando provinciale e su coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, hanno effettuato una serie di servizi volti al contrasto del fenomeno dell’ abbandono incontrollato di rifiuti.
I particolari dell’importante operazione sono stati resi noti stamani nel corso di una conferenza stampa al Comando provinciale dell’Arma Carabinieri alla presenza del Capitano Luigi Garrì, comandante della compagnia dei carabinieri di Agrigento, e del Maggiore Vincenzo Castronovo, comandante del Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Agrigento.
Ai militari sono bastate alcune telecamere per inchiodare alle loro responsabilità gli autori di oltre 350 episodi di abbandono di rifiuti. Le attività dei carabinieri hanno preso il via dalla zona industriale. Decine i militari coinvolti sia in servizio che in borghese; molto spesso è capitato anche che a entrare in azione siano stati carabinieri liberi dal servizio che sono intervenuti notando qualche furbetto dedito al lancio del sacchetto.
È emerso che i cittadini si sbarazzavano tranquillamente dei propri rifiuti senza alcuna remora. Addirittura una persona è stata “beccata” per ben 12 volte, in altrettanti giorni, mentre si sbarazzava dei rifiuti in punti diversi del territorio. In un paio di episodi, nell’area industriale i militari hanno accertato anche l’incendio doloso dei cumuli di spazzatura, motivo per cui i responsabili dovranno rispondere anche di questa azione.
Tra i materiali abbandonati è stato ritrovato veramente di tutto, anche amianto, solventi chimici e organici, oli minerali, parti di autoveicoli, prodotti sanitari usati, prodotti per la verniciatura e lattoneria, pneumatici fuori uso e altro ancora. Dall’analisi dei rifiuti, grazie al ritrovamento di una bolletta, di un atto costitutivo di società, di assegni intestati, fatture di pagamento e così via, è stato possibile risalire all’identità degli sporcaccioni.
Per gli episodi relativi ad abbandono di rifiuti non pericolosi è scattata una sanzione amministrativa di 600,00 euro ciascuno, per un totale complessivo accertato di 210 mila euro di multe, mentre per gli abbandoni di rifiuti pericolosi è scattata la sanzione amministrativa di 1.200 euro, per un totale complessivo accertato di oltre 10.000 euro. I titolari e i legali rappresentanti di una quarantina di ditte gravitanti nel territorio agrigentino sorpresi a smaltire illecitamente i rifiuti sono stati inoltre individuati e denunciati all’Autorità Giudiziaria. Per loro, nonostante la condotta sia uguale a quella dei privati, ovvero l’abbandono di rifiuti, è possibile incorrere anche in procedimenti penali.
Nelle scorse settimane e anche negli ultimi giorni, i carabinieri hanno proceduto anche con il sequestro di discariche abusive. Il Maggiore Castronovo ha precisato che per questi siti hanno anche sollecitato le istituzioni preposte e i proprietari delle aree a ripristinare e bonificare i luoghi. Si dovrà poi anche verificare il danno ambientale, se il materiale abbia compromesso o meno l’integrità dei luoghi.
Le attività, assicurano i militari dell’Arma, proseguiranno anche nei prossimi giorni e oltre. Il 112 è sempre pronto ad accogliere ogni forma di segnalazione, anche in materia di reati ambientali e abbandono indiscriminato dei rifiuti.
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