Da oggi, 6 marzo, e fino al prossimo 6 aprile è in vigore il primo Dpcm firmato dal nuovo Premier Mario Draghi.
Le nuove misure e i divieti per l’emergenza Covid-19 accompagneranno la nostra vita per un mese, quindi anche a cavallo delle festività pasquali.
Le visite ai parenti durante questo mese continuano a essere consentite soltanto una volta al giorno. Gli spostamenti per andare a trovarli sono consentiti dalle ore 05.00 alle ore 22.00 e nei limiti di due persone che possono portare con sé, oltre ai minori di quattordici anni, persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Draghi ha lasciato invariato l’orario del coprifuoco, che rimane sempre in tutta l’Italia dalle 22.00 alle 05.00 della mattina successiva.
Nella zona gialla dalle 05.00 in poi è consentito uscire liberamente rimanendo nella propria Regione.
Per quanto riguarda i bar e ristoranti: nella zona gialla si può fare accesso fino alle ore 18.00. Poi, fino alle ore 22, sarà possibile prendere il cibo da asporto. Viene sempre consentita invece la consegna a domicilio.
I negozi e i centri commerciali rimangono aperti dal lunedì al venerdì.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture a essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Le parrucchierie e i centri estetici rimangono aperti in zona gialla e arancione, chiusi invece nella zona rossa.
Le passeggiate e l’attività sportiva all’aperto sono permesse anche presso aree attrezzate e parchi pubblici.
Palestre e piscine rimangono sempre chiuse.
È possibile visitare mostre e musei dal lunedì al venerdì.
Si può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione, a patto che la regione di arrivo non sia rossa.
Chi invece vive già in zona rossa non può spostarsi per andare nelle seconde case.
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