Antonio Palumbo (5 anni fa candidato a sindaco di Favara) interviene sulla questione dei bandi per la cessione di beni comunali a favore di privati.
“Mi rammarica – dice Palumbo – constatare che l’attuale amministrazione continua nella sua opera sistematica di distruzione e ‘svendita’ di Favara.
Oggi apprendiamo che l’amministrazione ha deciso di “svendere” lo stabile dell’Opera Pia “Barone Mendola” per un canone di appena 36mila euro l’anno, e di fatto “regalare” ad un privato la gestione del campetto polivalente di via Brindisi, per soli 500 euro l’anno.
Si tratta di scelte, a nostro parere – continua Palumbo – assolutamente dannose e inopportune giacché fatte in prossimità delle elezioni.
Nei mesi scorsi abbiamo denunciato la scelta della sindaca di ipotecare il futuro della città con scelte che vanno verso la privatizzazione di due servizi molto importanti come quello di tumulazione e di gestione dell’illuminazione pubblica. La conseguenza – continua Palumbo – è che i favaresi si troveranno a pagare molto di più per i loculi cimiteriali e a sborsare 1mln e 200mila euro l’anno per l’illuminazione pubblica”.
Sono scelte, secondo Palumbo, che danno la misura del disinteresse dell’attuale amministrazione per una gestione sana della cosa pubblica.
Tutto questo è inaccettabile – conclude – : invitiamo nuovamente l’amministrazione, il Consiglio comunale e la burocrazia dell’ente a non mettere ipoteche sul futuro della nostra città”.
Commenta articolo