Il Comune di Stazzema, in provincia di Lucca (Toscana), tristemente noto per uno degli eccidi più efferati condotti dai nazisti in Italia, ha organizzato una raccolta firme per istituire delle “norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”.
Un po’ in tutta Italia, su proposta delle tante associazioni che hanno aderito all’iniziativa, gli uffici comunali hanno messo a disposizione i locali dell’URP per permettere a tutti i cittadini democratici e antifascisti di firmare questa legge di iniziativa popolare in piena sicurezza in attesa che si possano organizzare dei banchetti di raccolta firme.
Perché non farlo anche a Favara?
È la proposta di Vincenzo Cassaro, presidente di LiberARCI Favara. LiberARCI invita l’amministrazione Alba ad attivare gli uffici comunali affinché anche i cittadini favaresi possano sottoscrivere la suddetta proposta di legge.
Per maggiori informazioni, basta consultare il sito www.anagrafeantifascista.it.
“Inoltre -dice Cassaro- in prossimità del “giorno della memoria” sarebbe un bel segnale iscrivere il comune di Favara all’Anagrafe Nazionale Antifascista istituito dal Comune di Stazzema”. Cassaro invita pure il consiglio comunale a prendere atto dell’iniziativa e a votarla all’unanimità.
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