Dopo la scelta di Giovanni Di Caro quale nuovo Capogruppo Regionale M5S all’Ars non sono mancate le polemiche da parte di qualcuno all’interno dello stesso gruppo di onorevoli regionali.
In tutto i grillini all’Ars sono 20. Dal 1 gennaio 2021, a guidare i restanti 19 grillini (8 donne e 11 uomini) sarà proprio il favarese Di Caro, un uomo che ne succede ad altri due capogruppo dello stesso sesso.
A lamentare la scelta del terzo uomo alla guida del nutrito gruppo è stata la deputata on. Jose Marano.
Allora ecco la pronta risposta:
“Dispiace leggere il comunicato della collega Marano, che attacca il proprio gruppo parlamentare per la scelta del capogruppo. Scelta presa, tra l’altro, quasi all’unanimità, al punto che non è servito neppure votare, proprio perché si è giunti a scegliere Di Caro per via delle qualità dallo stesso espresse in questi anni, dopo ampia e compiuta analisi dei profili presenti all’interno del gruppo. Senza entrare nel merito delle motivazioni alla base del comunicato stampa della collega, si desidera semplicemente evidenziare che il gruppo del M5S ha sempre posto alla base delle sue scelte il merito e non il sesso e proprio per questo spesso sono state individuate donne per ricoprire alcuni ruoli, e proprio per questo riteniamo ingiustificabile la reazione della collega, che con la sua nota stampa getta discredito su un intero gruppo parlamentare, incluse le sue colleghe deputate”. Lo scrive in una nota il gruppo parlamentare del M5S all’Ars. “Arrivare a ipotizzare ragioni sessiste alla base della nomina a capogruppo – aggiunge la nota – è assolutamente distante anni luce dal nostro modus operandi. Abbiamo avuto, e abbiamo, tantissime donne in ruoli chiave nel Movimento: ministre, sindache, deputate e consigliere. Abbiamo avuto donne anche alla guida del gruppo parlamentare di cui lei fa parte, e tutte sono arrivate ad occupare i posti che occupano, o che hanno occupato, per riconosciuti meriti e capacità, non perché donne”.
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