Arrivano le prime reazioni al gesto intimidatorio perpetrato ieri sera al portone di ingresso del Municipio di Favara, in piazza Cavour.
Tra queste ci sono quelle di partiti politici, movimenti e associazioni come: Noiper, Cambiare passo, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima, Autonomisti, Forza Italia e l’associazione Bimbi felici.
Tutti esprimono sdegno e preoccupazione per il vile gesto compiuto al portone d’ingresso del municipio di Favara.
Un accadimento, sottolineano, che rimanda indietro la città di tanti anni e che va stigmatizzato con forza e determinazione.
Sicuri che sarà fatta immediata luce sull’accaduto, continuano, si esprime la piena solidarietà alla città tutta e al primo cittadino. Favara è altro.
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Il Coordinatore di Konsumer Agrigento, Avv. Giuseppe Di Miceli, scrive:
La sede del Palazzo Comunale di Favara, ieri sera oggetto di un vile attacco doloso, è senza alcun dubbio l’Istituzione principe della democrazia e della cultura di un intero popolo.
Il dissenso politico-amministrativo va condotto con atti civili e nelle sedi opportune: non è certo la violenza, anche psicologica, il mezzo per raggiungere qualsivoglia fine.
Per tal motivo esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Sindaco di Favara, Anna Alba, alla sua amministrazione e ai consiglieri comunali, nel loro insieme di maggioranza e opposizione, che sono la libera espressione democratica di tutta la città di Favara.
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“Di fronte alla viltà della violenza materiale e psicologica non esistono divisioni di sorta”. È quanto scrivono i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Favara, Liotta, Sorce, Sciara, Baio, Costa e Pirrera.
Quando un amministratore pubblico viene colpito in maniera tanto subdola -continuano- stiamo tutti dalla stessa parte. Ci preme fare giungere quindi un messaggio di unità e condanna al gesto che ha colpito la Sindaca Alba.
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L’ex Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista nonché ex candidato a sindaco, Antonio Palumbo, scrive:
Il vile gesto compiuto ieri sera contro il portone del palazzo comunale, colpisce tutta la comunità favarese.
L’autore o gli autori hanno colpito tutti: da chi in questo momento rappresenta istituzionalmente la città -ed ai quali va la nostra incondizionata solidarietà- al singolo cittadino favarese.
Il gesto non può e non deve rimanere impunito, la città deve sapere chi ha compiuto questo ignobile atto e per quale motivo.
Non si può rimanere nel dubbio, dobbiamo sapere se il gesto è stato compiuto da un imbecille, da una persona disturbata o se si tratta di un vero e proprio atto intimidatorio.
Da comunità siamo stati colpiti e da comunità dovremo rispondere.
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