Ieri, 25 giugno, si è svolto l’incontro tra il Comitato Schengen e la popolazione di Lampedusa rappresentata dal Comitato spontaneo locale, guidato da Giacomo Sferlazzo e Attilio Lucia.
Il Comitato spontaneo di Lampedusa, durante l’incontro, ha ribadito le sue posizioni, tra le quali: la chiusura dell’hotspot, il trasferimento diretto in terra ferma delle persone migranti intercettate nei pressi dell’isola di Lampedusa, la regolarizzazione dei viaggi, l’intervento sulle leggi sul lavoro, la carenza dei diritti e servizi di base nelle Pelagie a partire dalla Sanità.
Alcuni membri del Comitato Schengen, tra cui sindaco ed esponenti del M5S, hanno ribadito che per la sua posizione geografica Lampedusa non può sottrarsi alla questione delle migrazioni e che il suo utilizzo come piattaforma di gestione per le migrazioni (e di conseguenza militare) è qualcosa di “naturale” e non una conseguenza di scelte politiche, come invece afferma il Comitato spontaneo di Lampedusa.
I componenti della Commissione della Lega, invece, hanno mostrato interesse nel portare le richieste del Comitato spontaneo nelle sedi istituzionali del Parlamento e del Senato, oltre che direttamente al Ministro dell’Interno.
Anche l’ex Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Italia Viva), ha mostrato interesse verso le richieste del Comitato Spontaneo in materia di Sanità e salvaguardia dell’Ambiente non capendo come mai, per quanto riguarda la Sanità, Lampedusa e Linosa si trovino ancora in questo stato di cose.
Si è parlato, infine, anche delle imbarcazioni presenti nel porto e ammassate in discariche che creano enormi danni alla marineria locale e un pesante inquinamento dei fondali e del porto.
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