Alcuni pazienti affetti da Covid-19 sono stati conteggiati due volte dalla Regione Sicilia, causando un errore di calcolo che ha portato a indicare quasi 400 casi in più in Sicilia dall’inizio della pandemia.
Nei bollettini ufficiali fino al 18 giugno sono stati infatti conteggiati 397 positivi mai esistiti. L’errore di calcolo riguardava anche i dati sugli attuali malati e guariti dal Covid-19 sull’Isola.
Noi di Sicilia Tv, nel fornire gli aggiornamenti sui dati dei contagi, ci eravamo accorti già da marzo scorso di queste discrepanze di dati tra Regione e Asp che col passare del tempo andavano sempre più aumentando. Abbiamo scelto di riportare solo quelli dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Scelta che si è rivelata giusta alla luce di ciò che è successo.
Ma cosa è successo? Se, ad esempio, una persona risultata positiva al tampone e messa in isolamento domiciliare si è aggravata, è stata ricoverata in ospedale, dove è stata riconteggiata come nuovo positivo. In pratica è stata recensita censita due volte. Questo probabilmente ha portato all’errore di calcolo dei positivi.
L’errore è stato ammesso dallo stesso assessore alla Salute Ruggero Razza che su Facebook ha scritto che “le polemiche delle ultime ore non possono superare mesi di grande lavoro, senza tregua”. Ha sottolineato, inoltre, che “la Sicilia è ormai a un passo dall’essere Covid-free” e che il riconteggio non è un’anomalia siciliana, visto che “anche altre regioni in questi giorni hanno riallineato i dati”.
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