Il servizio per la raccolta della spazzatura nel 2019 è costato al Comune oltre 7 milioni di euro (€. 7.099.242,72 ) e ieri il consiglio comunale ha bocciato la TARI 2019.
Il costo del Piano Economico Finanziario del servizio raccolta dei rifiuti solidi urbani di Favara, in barba agli annunci fatti dall’Amministrazione Alba, rispetto all’anno precedente non solo non è calato ma è addirittura aumentato di circa 219 mila euro.
Un incremento dei costi a fronte di un servizio ritenuto pessimo da dieci consiglieri comunali che hanno portato alla bocciatura del punto.
A spingere sono stati i consiglieri di opposizione. Da sottolineare che alcuni consiglieri di maggioranza sono usciti proprio al momento del voto. L’Amministrazione Alba non riesce ad accontentare tutti insomma.
Cosa è cambiato in questi mesi? Ricordiamo che fu lo stesso consiglio comunale, proprio qualche mese fa, nel febbraio 2020, ad approvare un grosso aumento di circa 500 mila euro sulla TARI 2018. Perché è solo adesso che il servizio viene ritenuto pessimo?
Nel febbraio scorso, appena diffusa la notizia dell’approvazione dell’aumento della TARI per circa 500 mila euro, a commento di questa giunsero in redazione a SICILIA TV e sui nostri social tantissime lamentele nei confronti dell’Amministrazione di Anna Alba e dei consiglieri comunali che esitarono positivamente la proposta.
C’è chi sottolineava soprattutto come il servizio sulla spazzatura non fosse stato all’altezza. I cittadini si dicevano stanchi, invitandosi l’un l’altro a non pagare le bollette.
Qualcuno invitava i rappresentanti del popolo ad abbassarsi lo stipendio, altri ricordavano come il motto “pagare tutti per pagare meno” fosse stato disatteso. In molti gridarono “Vergogna”.
Intanto la bocciatura del Piano TARI 2019 potrebbe creare adesso all’assessore al Bilancio, Maria Laura Maggiore, qualche difficoltà per chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato che, con il dissesto finanziario, non può prevedere debiti fuori bilancio. Senza l’approvazione all’aumento, la tariffa si dovrebbe calcolare in base a quella dell’anno precedente.
Si attende adesso di conoscere quali saranno le conseguenze per gli attori della politica locale, per i cittadini, e come l’amministrazione intende operare. Alba, si augurano in tanti, avrà sicuramente pensato ad un piano B da seguire in questo caso.
Tornando alle votazioni di ieri, a dire “NO” all’aumento della TARI 2019 sono stati in 10: Marilì Chiapparo, Vito Maglio, Rossana Castronovo, Sergio Caramazza, Tonino Scalia, Carmelo Sanfratello, Giuseppe Sorce, Carmelo Costa, Massimo Liotta e Danila Baio.
7 i “SI”: Giuseppe Nobile, Calogero Castronovo, Salvatore Fanara, Carmelina Cusumano, Giuseppe Bellavia, Vincenzo Lentini e il presidente Salvatore Di Naro.
7 gli assenti (alcuni dei quali usciti proprio all’atto della votazione): Salvatore Giudice, Laura Mossuto, Calogero Pirrera, Selenia Failla, Giusy Sciara, Marianna Fallea e Leonardo Caramazza.
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