A Lampedusa il Comitato spontaneo cittadino, guidato da Attilio Lucia e Giacomo Sperlazzo, ha indetto una consultazione popolare sul tema delle migrazioni.
Il referendum ha come obiettivo quello di dare voce alla reale opinione degli abitanti di Lampedusa, visto che più volte è stato negato un confronto con le istituzioni locali all’interno delle sedi di rappresentanza democratica dell’isola.
Nei giorni scorsi il Comitato è anche sceso più volte in piazza per protestare contro i continui sbarchi di immigrati a Lampedusa che stanno portando allo stremo molti cittadini dell’isola. Inoltre, ha portato avanti alcune rivendicazioni fondamentali per le Isole Pelagie come la realizzazione di un ospedale sull’isola, la chiusura dell’hotspot e la fine dell’utilizzo di Lampedusa come piattaforma militarizzata per la gestione delle migrazioni.
Da trent’anni –si legge in una nota del Comitato-, a fronte della continua violazione dei diritti più essenziali per la popolazione e per i migranti, Lampedusa viene utilizzata come piattaforma militare, di gestione per le migrazioni e come “palcoscenico del confine”, da parte dei vari governi nazionali, europei e della Nato. Tutto questo con la complicità delle amministrazioni locali e attraverso una strategia ricattatoria morale ed economica ai danni della popolazione locale.
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