Si sono svolti martedì 9 giugno, presso la Chiesa Madre di Favara, i funerali di Padre Pietro Profeta. Le esequie sono state presiedute dal Card. Francesco Montenegro.
Prima di giungere in Chiesa Madre, l’auto con il feretro è passata dalla Chiesa di San Calogero, dove l’amato sacerdote ha servito Dio per oltre trent’anni.
Durante il passaggio della salma per la città, non è mancato chi ha voluto dare l’ultimo saluto al sacerdote con lenzuola bianche stese sui balconi e cartelli recanti parole di stima e di affetto.
La salma è poi giunta in Chiesa Madre, accolta dagli applausi di tutti coloro che l’hanno conosciuto e amato.
C’erano tanti conservi di Padre Pietro Profeta.
Il Card. Montenegro, durante il funerale, ha definito Padre Pietro Profeta “un sacerdote buono, disponibile, col sorriso, quel sacerdote che quando tu l’incontri ti lascia sempre con qualcosa di buono addosso”.
Dopo il discorso di Montenegro, è intervenuto anche don Michele Termine, subentrato alla guida della parrocchia di San Calogero nel 2016.
Don Michele ha sottolineato come Padre Profeta gli abbia insegnato la forza dell’Amore e la docilità nell’accettare la volontà di Dio.
Anche noi di Sicilia Tv ricordiamo con affetto don Profeta, uomo e sacerdote attento a ciò che avveniva in città e che spesso citava le nostre notizie durante le sue omelie.
Molto legato al sacerdote era anche il giornalista favarese Salvatore Fazio, che gli ha dedicato un dolce pensiero attraverso una lettera che ha letto in chiesa.
Grazie Padre Profeta –scrive Fazio-, saggio e umile uomo di Dio. Sacerdote e parroco attento e premuroso, che ha seguito e indicato la strada verso il Padre con il buon esempio e nel silenzio. Con generosità, e con quella buona parola per tutti, ha incarnato nella sua Vita la Parola di Dio.
Ci mancheranno la sua presenza umana, l’affetto e i profondi sentimenti.
Ecco qui di seguito la versione integrale della lettera del giornalista Salvatore Fazio:
Grazie Padre Profeta, saggio e umile uomo di Dio. Sacerdote e parroco attento e premuroso, che ha seguito e indicato la strada verso il Padre con il buon esempio e nel silenzio. Con generosità, e con quella buona parola per tutti, ha incarnato nella sua Vita la Parola di Dio.
Nelle ultime espressioni durante la Santa Messa celebrata proprio pochi giorni fa con gli ammalati, pur nella sofferenza e quasi immobilizzato, ha ribadito un messaggio che è stato il suo stile di vita: Essere sempre docili alla volontà di Dio. Sempre.
Padre spirituale per generazioni: con la sua preghiera e il servizio a Dio e alla sua Chiesa ha suscitato innumerevoli vocazioni a servire il Signore. Ci ripeteva sempre: non tocca a me raccogliere i frutti. Ma noi sappiamo quanto siano già prosperi i primi raccolti di questi buoni semi piantati.
Grazie per la disponibilità oltre misura, la capacità di ascoltare, confortare, sostenere i bisognosi, dare fiducia, vedere e valorizzare i doni di ognuno con fiducia e lungimiranza che hanno generato una vivace e feconda comunità parrocchiale.
Pieno d’amore, sorridente e attento per ciascuno dei suoi figli, come un buon padre di famiglia a cui saremo sempre legati con affetto filiale. E ha completato il suo percorso terreno, morendo, come don Milani, proprio tra la braccia dei suoi ragazzi, espressione viva della comunità parrocchiale di San Calogero che l’accolta con gioia nel 1987 e tanto l’ha amato in tutti questi anni e l’amerà per sempre insieme alla comunità parrocchiale della Beata Maria Vergine dell’Itria servita dal 1973 al 1987 e all’intera comunità favarese e diocesana che ha servito in 55 anni di vita sacerdotale.
Grazie don Pietro, Ministro di Dio che non si è mai risparmiato nell’impegno pastorale e nel suo sacerdozio di cui siamo infinitamente grati al Signore.
Ci ha insegnato ad aprirci verso ogni iniziativa di comunione nella comunità cittadina e diocesana. Strumento docile dello Spirito Santo per riconciliare al Padre nella Confessione incessantemente le anime dell’intera comunità cittadina.
Grazie don Pietro per la sua preziosa eredità: modello di vita cristiana con i suoi insegnamenti.
Ci mancheranno la sua presenza umana, l’affetto e i profondi sentimenti. Ma nella comunione dei Santi, il nostro Padre Profeta, servo per amore, sacerdote per sempre secondo il cuore di Cristo, è lì a vegliare su di noi e ad aspettarci per ricongiungerci nella vita eterna della Casa del Padre. Grazie Reverendo. Grazie per sempre.
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