Arriva dal nord Italia ed era infetta. Nuovo caso di Coronavirus a Raffadali. L’informazione è stata diffusa dal sindaco della città, Silvio Cuffaro. Salgono così a quattro, per l’Asp di Agrigento, i casi di persone contagiate dal virus in provincia.
Era da molto tempo che Raffadali si era stabilizzata a quota zero contagi. La ragazza aveva fatto il tampone due giorni fa. Stamattina i risultati che Cuffaro temeva per la sua gente. Alle 9:55 ha ricevuto una telefonata da parte dell’Asp che lo informava del caso positivo. “È stato un fulmine a ciel sereno” – ha detto il sindaco.
La donna era rientrata a Raffadali quando vigevano ancora gli obblighi di quarantena che la donna ha seguito regolarmente. Ha fatto il tampone dopo i quattordici giorni e poi è giunta la scoperta dell’infezione.
“Tutti coloro che arrivano dopo il tre giugno – ha continuato Cuffaro – non hanno questo obbligo, quindi arriveranno nel nostro comune e faranno vita sociale anche se una mia ordinanza impone di comunicare l’arrivo in città. Se la provenienza è da una zona a rischio si valuterà se fare un test”.
L’Asp di Agrigento oggi ha fatto solo 62 tamponi. Su questi l’unico positivo è risultato quello della raffadalese.
Oggi un fulmine a ciel sereno..Una chiamata alle 9:55 mi ha comunicato di un nuovo caso positivo a Raffadali. La notizia si è diffusa presto e l’ho capito dal fatto che ho ricevuto decine e decine di chiamate di tanti di voi allarmati perché nei giorni pregressi sono stati in contatto con i componenti della sua famiglia. Volevo rassicurarvi che la ragazza, con grande senso di responsabilità, è stata in assoluto isolamento. Per i componenti della sua famiglia ho chiesto all’asp la cortesia di sottoporli a tampone, effettuato due ore fa. Vi darò notizia appena avró il risultato con un nuovo bollettino straordinario domani.Sto inviando una lettere al Presidente della Regione, all’Assessore alla sanità e al direttore dell’Asp in cui chiedo di rivedere la scelta, secondo me scelerata, di non monitorizzare coloro che tornano dalle altre Regioni a rischio e da altri Paesi europei. Sarebbe opportuno continuare a controllare questi rientri, perché così rischiamo di tornare prepotentemente alla fase uno e sarebbe una tragedia anche per l’economia del nostro paese. Ps. Vi pregherei cortesemente di non dare ascolto ai vocali e messaggi che vi arrivano. Specifico inoltre che io e la mia famiglia stiamo bene. Vi ringrazio per esservi preoccupati.Io vi aggiorneró come sempre e tempestivamente di tutto quello che accade. A presto.
Pubblicato da Silvio Cuffaro su Sabato 6 giugno 2020
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