L’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Polizia di Agrigento ha applicato due provvedimenti decisi dal Tribunale di Palermo su altrettante persone, una di Raffadali e l’altra di Porto Empedocle, ritenute pericolose per la sicurezza pubblica.
Nel dettaglio, quattro anni di sorveglianza speciale per il raffadalese V.A. di 65 anni. La sua figura è stata messa in evidenza nell’operazione “Montagna” del 2018. Il 65enne il 25 luglio 2019 era già stato condannato alla pena di 14 anni di reclusione dal Gup di Palermo, in quanto reggente della famiglia mafiosa “Cosa Nostra” di Raffadali. Si trova infatti già sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.
L’altro provvedimento è stato preso per il 39enne S.G., nato a Palermo ma residente a Porto Empedocle. Nei suoi confronti è stata aggravata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale che è stata prolungata di 1 anno. Il 39enne è ritenuto un personaggio di elevata pericolosità sociale incline alla commissione di reati in materia di truffa tramite compravendite on-line, portati a termine in modo seriale.
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