I viaggi annullati a causa del Covid-19 vanno rimborsati.
L’Unione Europea avrebbe confermato quanto sostenuto dall’associazione Konsumer, ossia “No” a voucher o cambi di data, o si rischiano sanzioni.
Si ritorna quindi alle regole generali. Chi aveva prenotato un viaggio e non è potuto partire a causa dell’emergenza da Covid-19 ha diritto ad avere indietro il denaro speso. Si ha pertanto diritto all’immediato rimborso. In caso di problemi ci si potrà rivolgere al giudice.
Molti vettori in questi periodi hanno infatti proposto cambi data o hanno dato dei voucher per voli futuri. Adesso invece se il cliente lo richiede, l’intero importo dovrà essere restituito.
Una posizione che già da diverse settimane portava avanti l’associazione di tutela dei consumatori Konsumer, che si era schierata al fianco di moltissimi consumatori e che ora è stata ufficializzata anche attraverso una lettera che la Commissione Europea ha inviato al Governo italiano.
“Non era pensabile far perdere il denaro a migliaia di consumatori per un’emergenza sanitaria di cui non hanno assolutamente colpa – commentano gli l’avvocati Giovanni Franchi, di Parma, Presidente per la Regione Emilia-Romagna e Giuseppe Di Miceli Vice-Presidente per la Regione Sicilia dell’associazione Konsumer –. Non è possibile imporre a una persona di riprogrammare il proprio viaggio nel prossimo anno. Alcuni potrebbero non aver voglia di partire o di lasciare il Paese. C’è chi ha perso il lavoro o è stato mesi in cassa integrazione e non ha più la serenità economica per concedersi un viaggio in tranquillità; ci sono, poi, viaggi di nozze da diverse migliaia di euro di coppie che non sono riuscite a sposarsi”.
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