È in costante crescita in Sicilia il numero di comuni “virtuosi” che rispettano le norme europee per la raccolta differenziata.
Sulla base dei dati raccolti alla fine del 2019, un comune su tre ha raggiunto l’ottima percentuale del 65 per cento.
Ai 133 enti locali più virtuosi se ne aggiungono poi un centinaio che si collocano stabilmente sopra il 50 per cento.
È “Longi”, in provincia di Messina, il comune “più riciclone” della Sicilia con una raccolta differenziata del 90,6 per cento.
Seguono in classifica due comuni della provincia di Agrigento: Villafranca Sicula con l’89,7% e Calamonaci con l’86,3%.
Tra le province siciliane, Agrigento si colloca al quarto posto con il 52,4 per cento.
In cima alla classifica troviamo Ragusa (59,6), seguita da Trapani (57,4) ed Enna (52,8).
Se da una parte molti comuni diventano sempre più “green”, altri invece, circa una quarantina, rimangono sotto il 30 per cento.
Alcuni di questi presentano delle criticità come le grandi città di Messina, Catania, Palermo, che continuano ad arrancare.
“Regioni e Comuni continuano a lavorare in sinergia e in un clima di grande collaborazione -ha detto l’Assessore Regionale all’energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon-. È il momento di intensificare gli sforzi per accompagnare questa crescita progressiva e costante della raccolta differenziata, con una pianificazione attenta alle esigenze dei territori”.
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