51 anni fa, il 5 maggio 1969, in via Umberto a Favara, veniva assassinato con sette colpi di pistola sparati alle spalle il 47enne don Giuseppe Seggio, allora parroco della Chiesa San Vito di Favara.
Una morte tragica, quella di don Seggio, che scosse positivamente il tessuto sociale favarese.
Al suo posto giunse qualche giorno dopo don Diego Acquisto, che è rimasto da allora a curare la stessa chiesa.
L’anno scorso, a 50 anni dalla tragica scomparsa di don Giuseppe Seggio, la comunità ecclesiale di Favara lo aveva ricordato con una concelebrazione in suffragio presso la Chiesa San Vito. Un momento organizzato dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Erano presenti oltre a diversi fedeli anche i familiari di don Seggio.
Don Acquisto, durante l’omelia dell’anno scorso, paragonò la figura del suo predecessore a quella di altre personalità favaresi che, versando il proprio sangue innocente, hanno prodotto molto frutto. Citando il Vangelo di Giovanni, Acquisto disse: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”.
Per Acquisto l’eredità lasciata da don Seggio è paragonabile, con motivazioni, toni e modalità diverse, a quella di Gaetano Guarino, il primo sindaco di Favara (del quale il prossimo 16 maggio 2020 ricorre il 74esimo anniversario del suo assassinio).
A lui è accostabile, diceva, pure la figura del piccolo Stefano Pompeo, morto per mano mafiosa.
In tutti questi casi una folla ha partecipato ai funerali, segno di una tragedia che ha lasciato sgomenta un’intera città.
Ecco il servizio giornalistico che SICILIA TV NOTIZIARIO realizzò per il 50esimo dell’anniversario della morte di Don Giuseppe Seggio.
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