Diciamo subito che la risposta è negativa.
Con la riapertura del cimitero di Favara, disposta dall’ordinanza sindacale n.56 del 3 maggio 2020 di Anna Alba, sorge il dubbio del possibile assembramento in caso di funerali e soprattutto del momento dell’ultimo saluto al defunto.
Soprattutto con un ingresso contingentato per cognomi, con l’arrivo della salma nella camera mortuaria del camposanto potrebbe verificarsi che qualche parente effettui l’ingresso come visitatore per salutare familiari e quanti accorsi per l’ultimo saluto.
Potrebbe verificarsi pure che, tolti i 15 parenti che hanno partecipato al rito funebre, gli altri si facciano trovare già all’interno del cimitero o arrivino proprio per l’occasione, al fine di salutare in qualche maniera i parenti e gli intervenuti.
Ciò non sarà possibile secondo l’ordinanza della sindaca. Ai punti 5 e 6 è stato evidenziato che è autorizzato l’accesso al cimitero del solo carro funebre per il deposito della salma. L’accesso alla camera mortuaria del cimitero per l’ultimo saluto è consentito a un massimo di 15 persone (quelle dell’elenco predisposto come voluto dall’Arcivescovo di Agrigento). L’accesso potrà avvenire due alla volta, sempre con guanti e mascherine.
Durante queste fasi è sospeso temporaneamente l’accesso ai visitatori del cimitero. Chi si trova già dentro ha il divieto di partecipare in qualsiasi modo e forma al saluto ai familiari che accompagnano la salma.
In realtà, sappiamo tutti e anche bene che una ordinanza sindacale non potrebbe essere sufficiente a trattenere i cittadini che vorranno in qualche modo essere presenti all’ultimo saluto al proprio caro estinto. Ecco che qui bisogna avere un altro tipo di sensibilità e capire il momento. Il dolore di chi perde un familiare è enorme, lo sappiamo bene. Ma la salute dei vivi è quella da rispettare. Perché rischiare di avere altri defunti da dover piangere?
Al momento le cose stanno così.. e lo sono per tutti. Occorre avere pazienza.
Salvatore Sorce
Commenta articolo