Da lunedì 4 maggio si passa in Fase 2 e i funerali si potranno finalmente svolgere, ma con alcune limitazioni.
Con una lettera rivolta ai membri della propria Diocesi, l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro ha fissato alcune linee guida a cui attenersi scrupolosamente per celebrare i funerali.
Dovranno essere però rispettate determinate norme per la sicurezza di chi ne prende parte.
Innanzitutto, come già detto da Conte in questi giorni, ai funerali potranno partecipare un massimo di 15 persone. Spetta alla famiglia del defunto indicare chi possa prendere parte al rito. L’elenco dovrà essere consegnato all’agenzia funebre che dovrà pure occuparsi di far rispettare i numeri. In caso di problemi, il sacerdote dovrà chiudere la chiesa e celebrare le esequie SENZA MESSA al cimitero.
Ogni partecipante alla messa è obbligato all’uso della mascherina e al rispetto delle distanze di sicurezza.
Le esequie potranno essere celebrate sia in chiesa che all’aperto e anche in spazi idonei di proprietà della chiesa stessa. Tutti gli ambienti e i luoghi dovranno essere igienizzati sia prima che dopo lo svolgimento del rito.
Il parroco indicherà un addetto alla sicurezza che misurerà la temperatura dei partecipanti alla funzione attraverso un termometro digitale o un termoscanner.
La temperatura sarà verificata sia che il rito si svolga in un ambiente chiuso che all’aperto. Verrà in questo modo individuato ed estromesso dalla funzione chiunque presenti sintomi influenzali.
Anche il celebrante dovrà essere provvisto di mascherina e mantenere le distanze di sicurezza con i partecipanti. È importante che disinfetti le mani prima della distribuzione della comunione ed eviti qualunque contatto con i fedeli.
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