A Favara la distribuzione dei voucher spesa da 25 euro ha suscitato subito polemiche a causa di una foto pubblicata sui social che ritrae l’assessore comunale di Favara, Maria Giudice, mentre consegna dei voucher a un cittadino favarese.
C’è chi l’ha ritenuta inopportuna, chi una semplice trovata pubblicitaria. Molti tra cittadini, associazioni e consiglieri comunali hanno chiesto addirittura le sue dimissioni.
La stessa assessora Maria Giudice, intervenuta ieri in diretta a SICILIA TV NOTIZIARIO, ha subito precisato che la foto non è stata scattata a scopo propagandistico e che non si dimetterà. “Continuerò con il mio lavoro. –ha affermato l’assessora- Tutto è stato fatto senza malizia”.
Alcuni cittadini ed esponenti politici con una nota scritta oggi, 18 aprile, condannano però il gesto di Maria Giudice poiché, dicono, è “di una gravità inaudita che non avrebbe precedenti”.
Criticano non solo quanto fatto ma pure quanto detto ieri dalla sindaca Anna Alba e dall’assessora nell’intervista.
Secondo loro la graduatoria degli aventi diritto ai voucher doveva essere preparata esclusivamente dagli uffici preposti e non dai politici e la consegna a domicilio dei buoni doveva avvenire solo dopo aver contattato telefonicamente, o tramite avviso, gli aventi diritto, cosa che, secondo i firmatari della nota, non è stata fatta se non con una foto.
Anche se Sindaca e Assessore si sono scusate per l’errore commesso sostenendo che sono esseri umani, secondo questi cittadini ed esponenti politici le scuse non possono essere accettate, non solo perché si sono fatti errori di una gravità inaudita ma anche perché l’assessora ha detto che continuerà nella sua personale distribuzione.
Pertanto chiedono le dimissioni immediate dell’assessore Maria Giudice e, qualora non lo facesse, invitano la Sindaca Anna Alba a revocarle l’incarico.
La nota è firmata da Carmelo Castronovo, Sara Chianetta, Carmela Marrone, Luigi Cavaleri, Cassaro Vincenzo, Linda Minio, Pasquale Cucchiara, Salvatore Zarcone, Giuseppe lombardo, Antonino Caramazza, Leonardo Cusumano, Antonella Morreale, Marianna Costanza, Salvatore Castronovo, Rosalva Contrino, Mariagrazia Costanza, Mariangela Pullara, Andrea Stagno e Calogero Cucchiara.
La nota si conclude con una domanda: “Perché non ci fate sapere quante domande sono state presentate e quante ne sono state accolte, dando per scontato che avete azzerato le somme disponibili?”.
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