L’Italia, terzo Paese al mondo per il numero di contagi, ha su di sé gli occhi di tutto il mondo per quanto riguarda l’emergenza da Covid-19.
E così gli italiani, specialmente quelli che provengono dalle «zone rosse», sono diventati i cittadini da controllare ai confini, quelli da mettere in quarantena o addirittura da rimandare indietro.
Gli italiani, ad eccezione di coloro che vivono o sono venuti in contatto con gli undici comuni interessati dal decreto legge del 23 febbraio, possono spostarsi (più o meno) liberamente tra il Nord e il Sud.
L’unica precauzione è osservare le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Oms per evitare il più possibile di rischiare un eventuale contagio durante il viaggio.
Molti i passeggeri che per varie ragioni hanno rinunciato al viaggio sia in treno che in aereo e non hanno raggiunto zone del nord Italia vicine alle zone rosse. Mentre il rimborso per il viaggio in treno sembra di più facile realizzazione, così non pare essere per altri mezzi.
Intanto Konsumer Agrigento, con il suo coordinatore territoriale, l’avv. Giuseppe Di Miceli, esprime forte preoccupazione per il diffondersi di notizie che, anche in tema di diritti dei consumatori, stanno circolando in questi giorni sull’emergenza generata dal Covid-19.
Di Miceli sottolinea che allo stato attuale – eccetto che nelle prossime ore vengano dettate nuove regole in ragione dello stato d’emergenza – non esistono diritti straordinari al rimborso o deroghe agli obblighi a cui i consumatori sono tenuti.
Se si è ad esempio organizzato un viaggio e si decide di non effettuarlo più, non ci sarà diritto ad alcun rimborso, spiega Di Miceli. Al contrario questo potrebbe avvenire se si può dimostrare chiaramente che il viaggio non è stato effettuato a causa di provvedimenti emessi dalle Istituzioni competenti.
Commenta articolo