Secondo i carabinieri di Cammarata il modus operandi degli autori di una serie di rapine a mano armata e furti in abitazione registrati nel 2019 a Cammarata, Santo Stefano Quisquina e a San Giovanni Gemini sarebbe classico nel genere.
Consisteva, per i malviventi, nel fare ingresso in attività commerciali con dei passamontagna e berretti, indossati per non essere identificati. Mentre uno dei complici impugnava un coltello o una pistola giocattolo, un altro si faceva consegnare il denaro dai commessi. Infine, compiuta la rapina, i due fuggivano a bordo di un’autovettura parcheggiata nelle adiacenze della scena del crimine.
I carabinieri di Cammarata hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre giovani del posto, incensurati, ritenuti gli autori di queste rapine. Sono N.R., 22enne di Cammarata, nullafacente, e F.T., 20enne di Cammarata, nullafacente, entrambi con la grave accusa di rapina a mano armata e furto aggravato. Invece N.R., 20enne di Cammarata, nullafacente, è stato deferito per furto aggravato.
Messi alla stretta, uno di loro avrebbe pure confessato le proprie responsabilità.
I fatti si riferiscono a due rapine nel 2019, una il 9 agosto ai danni di una farmacia in Santo Stefano Quisquina e un’altra il 15 ottobre in una tabaccheria del centro storico di San Giovanni Gemini, oltre a due furti nelle campagne di Cammarata, tutti commessi nello stesso periodo.
Scattate le perquisizioni domiciliari a casa dei tre, i militari hanno trovato una pistola giocattolo, un coltello e il vestiario che secondo loro sarebbero stati utilizzati nei vari colpi.
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