Le vacanze natalizie sono finite e i problemi nelle scuole sono appena cominciati, o meglio sono ritornati.
Ritorna l’emergenza gelo per molti studenti delle scuole favaresi. Al loro rientro dopo le festività, in diversi istituti scolastici le aule si presentano con temperature al di sotto del limite minimo a causa della mancata accensione dei riscaldamenti.
E c’è ancora troppa incertezza sulla loro attivazione e nessuna risposta concreta. C’è il rischio che l’amministrazione Alba metta in crisi un servizio pubblico fondamentale: la scuola.
La sindaca grillina è in carica da più di tre anni e mezzo e di inverni, compreso l’attuale, ne ha passati già ben quattro. Insomma, l’esperienza non manca.
La nuova squadra assessoriale al completo è al lavoro da oltre un mese, ma dal Comune non si è provveduto a fare in modo che quest’anno si potessero accendere le caldaie per tempo.
Dal Comune le soluzioni da adottare sono due: inviare i soldi alle scuole che potranno così provvedere autonomamente ad acquistare il gasolio per conto loro oppure il gasolio potrebbe essere acquistato in un’unica soluzione direttamente dal Comune (che potrebbe magari reperirlo a un costo minore vista la grossa quantità acquistata per tutti) per poi distribuirlo nei vari plessi.
Fatto sta che intanto il personale lavoratore ATA in questo periodo è stato lasciato al freddo e al gelo e al rientro dalle vacanze natalizie sono stati abbandonati a se stessi soprattutto i bambini più coraggiosi costretti a fare lezione in classe con indosso guanti, sciarpe, cappelli e giubbotti.
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