Domani è l’8 dicembre, si celebra l’Immacolata Concezione. Sul calendario una data segnata sempre in rosso, anche se domani non fosse stato domenica. È una giornata dove si uniscono le tradizioni religiose a quelle culinarie. Vediamo il servizio e poi due alunni dell’Istituto Vitaliano Brancati di Favara, Carmelo Messinese e Sara Corio, ci spiegheranno qualcosa in più sulle muffuletta!
Il tempo passa per tutti, si sa, ma sembra avere un occhio di riguardo per le tradizioni.
In particolare, compagne inseparabili delle tradizioni religiose o popolari sono quelle culinarie.
Un esempio su tutti: non è festa dell’Immacolata Concezione in diverse parti della provincia di Agrigento se dai panifici non esce l’inconfondibile profumo di un particolare tipo di pane preparato dalle abili mani dei fornai locali: ”i muffuletta”.
Ad Agrigento, Favara, Naro, Castrofilippo, Palma di Montechiaro e in molti altri comuni circostanti vengono preparati annualmente, in occasione dell’8 dicembre, questi pani impastati con farina e aromatizzati con spezie e semi di anice, il tutto condito con l’olio d’oliva.
Una tradizione, questa, che ci è stata tramandata di generazione in generazione. Una specialità gastronomica locale che, con il suo gusto semplice, ricorda la genuinità della vita che conducevano i nostri padri/nonni.
Insomma, un tipo di pane, ”i muffuletta”, che ci vuole ricordare qualcosa di più di una semplice ricorrenza e che crea tra l’altro un perfetto connubio tra gola e portafoglio, visto l’esiguo costo.
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