Per il Gruppo Misto in consiglio comunale di Favara, formato da Marilì Chiapparo, Vito Maglio, Sergio Caramazza e Rossana Castronovo, la distribuzione dei nuovi mastelli è un’occasione per scovare gli evasori tributari. L’amministrazione Alba non la sciupi.
Sull’avvio del nuovo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti interviene la quota del gruppo misto al consiglio comunale di Favara composta da Marilì Chiapparo, Vito Maglio, Sergio Caramazza e Rossana Castronovo.
Per i quattro consiglieri questa è un’occasione unica, sciupata la quale Favara avrà lo stesso destino di Agrigento, dove il fenomeno delle discariche abusive si è moltiplicato all’indomani della distribuzione dei mastelli della raccolta differenziata.
I quattro fanno notare alla sindaca Alba che nessuno si prende il disturbo di mettere la busta della spazzatura in macchina per abbandonarla nelle periferie della città quando ha la comodità di conferire davanti all’uscio di casa.
“È chi non paga ed è sconosciuto dall’anagrafe tributaria -scrivono i quattro- a deturpare l’immagine della città e a danneggiare l’ambiente con gravi rischi per la salute pubblica, proprio perché teme di essere scoperto e costretto a pagare anche gli arretrati”.
Per il Gruppo Misto la distribuzione dei mastelli deve essere l’occasione per dare un duro colpo all’evasione fiscale e al moltiplicarsi delle discariche abusive nel territorio comunale.
Secondo loro, con pochi ed elementari strumenti potrebbe essere intercettata quella parte dell’utenza non conosciuta dall’anagrafe tributaria. Basterebbe -dicono- uno stradario dove annotare i cittadini che ritirano i mastelli, così da avere un quadro esatto via per via, piazza per piazza, dell’utenza virtuosa e di quella non virtuosa. L’elenco della parte non virtuosa, infine, andrebbe lavorato dall’Ufficio Tributi.
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