In diversi comuni dell’agrigentino, a seguito della diramazione dell’allerta meteo, i sindaci hanno deciso di chiudere le scuole. A Favara, con l’allerta meteo, la sindaca Alba ha deciso invece la sospensione delle attività scolastiche: bidelli e segreterie al lavoro in scuole deserte… Le lamentele del personale lavoratore delle scuole.
Premesso che gli annunci di allerte meteo diramati dalla Protezione Civile non devono essere una scusa per chiudere le scuole e fare vacanza, fa discutere la popolazione scolastica e non solo il caso della città di Favara, in contrapposizione con quello dei comuni limitrofi, dove nell’eventualità di allerta meteo si sospendono le sole attività didattiche, mentre altrove si chiudono completamente le scuole.
Ma andiamo con ordine!
Diciamo subito che in linea generale le attività scolastiche vengono bloccate oltre che per tutelare la sicurezza di alunni e lavoratori anche per evitare l’intasamento delle strade in caso di gravi situazioni.
In presenza di piogge fuori dal consueto o forti raffiche di vento ci si potrebbe ritrovare ad avere strade intasate a causa di autovetture di genitori e parenti che premono per prelevare gli alunni dalle scuole per portarli in luoghi ritenuti sicuri. Con tutte le auto in movimento nello stesso momento si andrebbero a causare grossi problemi di viabilità e sicurezza. Tutto ciò, unito al maltempo, alle acque per le strade, alla scarsa visibilità, potrebbe sfociare pure in incidenti. In alcuni casi potrebbe verificarsi la situazione ben più grave di avere forze dell’ordine, ambulanze e vigili del fuoco bloccati senza poter passare.
È il sindaco quindi che, essendo responsabile della sicurezza nel suo comune ed essendo stato allertato dalla protezione civile, conoscendo pure il proprio territorio, decide in autonomia se è il caso di fermare tutte le attività all’aperto e l’apertura delle scuole.
Ma c’è lo strano caso di Favara. Mentre negli altri comuni i sindaci dispongono la “chiusura” di tutte le scuole di ogni ordine e grado, a Favara la sindaca Alba dispone solamente la “sospensione delle attività didattiche”.
Cosa cambia?
In caso un sindaco decida per la sicurezza di disporre la “chiusura delle scuole”, non dovranno recarsi negli Istituti scolastici né gli studenti, né i docenti, né tantomeno il personale ATA.
In caso si decida invece per la “sospensione delle attività didattiche”, a rimanere a casa saranno solamente gli alunni e i docenti (quest’ultimi perché legati alla didattica), mentre il personale ATA dovrà recarsi regolarmente al lavoro.
Nel caso specifico si avrà personale scolastico di Favara e di altri comuni limitrofi che si mette in macchina per andare ad aprire una scuola di Favara che in realtà rimarrà vuota, senza alunni né docenti.
Una apertura quasi a vuoto, ma con la certezza di rischiare di far intasare le strade in caso di necessità se le piogge e i venti diventano troppo forti.
È questo quello che succede a Favara, a differenza degli altri comuni dove invece le scuole vengono completamente chiuse.
Un caso che farebbe discutere il personale ATA in servizio a Favara che si ritrova per sei ore, o anche più, bloccato in un ufficio pubblico, senza poter fare molto, mentre fuori magari diluvia.
Non essendoci alunni e docenti in servizio, e visto che pure l’utenza evita di recarsi a scuola con le avverse condizioni meteorologiche, in parecchi ci hanno chiesto che senso abbia disporre a Favara una ordinanza che prevede la sola sospensione delle attività didattiche.
Perché -ci chiedono- se un sindaco ritiene “necessario” prendere in considerazione una allerta meteo emessa dalla protezione civile, a Favara diversamente da altri comuni, si procede con la sola “sospensione delle attività didattiche”? Se il primo cittadino ravvede un pericolo reale, tanto da ritenere giusto fermare le scuole, che senso ha, a differenza di quel che accade negli altri comuni limitrofi, non chiudere le scuole per tutti?
Una situazione che se suscita discussioni e curiosità tra tutto il personale scolastico, provocherebbe ilarità tra i dirigenti scolastici dei comuni limitrofi che indicherebbero Favara come “un paese tutto a sé”.
Noi vogliamo solo raccontarvi i fatti che registriamo tra il personale scolastico e vogliamo chiudere con la stessa premessa con la quale abbiamo iniziato. Gli annunci di allerte meteo diramati dalla Protezione Civile non devono essere una scusa per chiudere le scuole e fare vacanza, ma fa discutere la popolazione scolastica e non solo il caso della città di Favara, in contrapposizione con quello dei comuni limitrofi, dove nell’eventualità di allerta meteo “arancione” si sospendono le attività didattiche, mentre altrove si chiudono le scuole.
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