Domenica allo stadio Esseneto di Agrigento si è giocato l’incontro di calcio AKRAGAS – PRO FAVARA, finito per 2 reti a zero per la squadra agrigentina.
Il Presidente della USD PRO FAVARA, Rino Castronovo, e tutta la Dirigenza intanto rimangono stupiti e basiti dal comportamento e dalle dichiarazioni rese dal Presidente dell’Akragas Giovanni Castronovo durante la conferenza stampa tenuta nel post partita.
Dichiarazioni che definiscono infelici e che offendono la squadra di calcio di Favara. Affermazioni rese a caldo, subito dopo un derby, che possono essere “giustificate” se rilasciate da normali tifosi ma non da un rappresentante di una delle Società più blasonate della Sicilia.
Tra le cose dette, Castronovo ha evidenziato che la partita è stata “molto sentita” dalla squadra ospite che ha giocato “più a calci che a calcio”.
Dichiarazioni che dalla dirigenza favarese obiettano in quanto è stato proprio Castronovo, durante tutta la settimana, nel tentativo di riempire lo Stadio Esseneto, a “pompare” la gara e la tifoseria di casa, dando al derby l’importanza della “partita dell’anno”, proclamando anche la “Giornata biancazzurra”.
Secondo i favaresi a fine primo tempo, sotto il tunnel che porta le squadre negli spogliatoi, lo stesso Castronovo ha addirittura pesantemente spintonato un calciatore della Pro Favara, reo di aver chiesto spiegazioni al direttore di gara su alcune decisioni prese.
L’avvocato Castronovo –scrivono in una nota i favaresi- in più di un’occasione ha provocato i dirigenti e i tesserati della Pro Favara, cercando anche un inopportuno scontro fisico.
Per fortuna, dicono, che l’Akragas non è solo l’immagine del suo presidente rissoso, ma ha anche tesserati e dirigenti con comportamenti signorili che si sono prodigati a far tornare la calma, chiedendo scusa per l’atteggiamento del loro Presidente.
Infine dalla dirigenza della squadra gialloblù dicono che Favara e la Pro Favara aspettano Castronovo nella gara di ritorno, insieme ai suoi tifosi al seguito, per far ricordare cosa significa avere un “cuore gialloblù” e soprattutto cosa significa rispetto, corretta rivalità sportiva e senso di ospitalità.
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