Dopo il voto sulla mozione di sfiducia alla sindaca di Favara Anna Alba (voto che è avvenuto in consiglio comunale a metà ottobre scorso), viene da chiedersi chi, a Favara, rappresenti il vero M5S. Abbiamo chiesto informazioni all’on. Giovanni Di Caro, deputato regionale.
Il Movimento 5 Stelle a Favara continua a rimanere spaccato in almeno due anime. Da una parte ci sono i “fedelissimi” sostenitori della attuale amministrazione Alba, dall’altra ci sono (per utilizzare un termine usato nell’ultimo consiglio comunale) gli “illuminati”, cioè coloro i quali hanno capito che l’attuale assetto amministrativo non va bene e tifano, al contrario dei fedelissimi, per chiudere questa esperienza amministrativa.
Qualche settimana fa, il 16 ottobre scorso, si arrivò addirittura a votare in consiglio comunale una mozione di sfiducia contro la sindaca. Mozione che non passò.
I consiglieri del M5S in quella occasione restarono saldi, ognuno sulle proprie posizioni, decretando ufficialmente la spaccatura in due del Movimento a livello locale.
Intanto, il malessere che già serpeggiava all’interno del Movimento era stato segnalato pure ai provibiri del M5S. È stata quindi attivata la procedura che vedrà i provibiri decidere sul futuro politico in seno al Movimento per le persone interessate a questa lite intestina tra le due barricate.
Insomma dovranno decidere su chi ha ragione tra i due schieramenti. Chi rappresenta davvero il M5S? O meglio ancora, in particolare chi non sta rispettando lo statuto del Movimento. Il Collegio dei Probiviri vigila infatti sul rispetto dei doveri degli iscritti al Movimento e, a tal fine, irroga le sanzioni disciplinari secondo le modalità stabilite dallo Statuto.
Abbiamo sentito in merito l’on. Giovanni Di Caro, deputato favarese all’Ars che rappresenta pertanto il partito a livello regionale.
Nel corso dell’intervista gli chiediamo anche se conosce i tempi entro i quali si avrà risposta da parte dei provibiri. L’intervista nel corso del TG di oggi.
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