La ministra dell’Interno annuncia un’accelerazione nel ripristino dell’hotspot di Lampedusa, al fine di aumentare i posti disponibili alla prima accoglienza dei migranti. Il sindaco delle Pelagie Totò Martello commenta: “Il fardello resta solo su Lampedusa e i lampedusani”.
Entro marzo 2020, l’hotspot di Lampedusa conterà 132 posti in più rispetto agli attuali 96, compresa un’area dedicata ai minori non accompagnati. In più, alla fine degli interventi di ripristino delle aree oggi chiuse, il centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola avrà in totale 439 posti, con spazi dedicati ai nuclei familiari.
L’annuncio arriva dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante il question time tenutosi ieri alla Camera dei Deputati. “Voglio assicurare – ha detto Lamorgese – la massima celerità nel ripristino della piena funzionalità del centro”.
La ministra ha poi aggiunto che è rientrata l’emergenza che, causa sovraffollamento, ha interessato nei giorni scorsi l’hotspot della maggiore delle isole Pelagie. Secondo quanto riferito dalla ministra, allo scorso 16 ottobre erano 329 i migranti ospiti della struttura di c.da Imbriacola, a fronte appunto dei 96 posti previsti. A seguito di trasferimenti, comunque, a ieri le presenze nel centro di accoglienza sono scese a 48 migranti: si tratta di 38 tunisini, 4 egiziani e 6 donne della Costa d’Avorio, sopravvissute al naufragio avvenuto e poche miglia da Lampedusa nella notte tra il 6 e il 7 ottobre scorsi e che saranno trasferite a breve.
Toni non concilianti quelli del sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, nei confronti dell’annuncio del ripristino dell’hotspot. “Questa è soltanto una risposta per la sistemazione del centro, ma non si fermano gli sbarchi”, ha commentato il primo cittadino, che ha aggiunto: “Il problema dell’immigrazione non viene risolto sistemando l’hotspot di Lampedusa”.
In risposta a quanto riferito dalla ministra Lamorgese, Martello replica. “È il fenomeno che deve essere affrontato in maniera radicale, bisogna che l’Europa si sieda attorno a un tavolo con i paesi rivieraschi del Mediterraneo”. “Con la risposta data dal ministro solo sull’hotspot – ha aggiunto il sindaco Martello – è stato ribadito che l’unico fardello resta solo su Lampedusa e sui lampedusani. Non è venuto fuori nessun impegno sull’azione politica che l’Italia deve fare. Quando i migranti arrivano, abbiamo dove metterli – conclude Totò Martello -. Ma tutto ricade sempre sulla popolazione di Lampedusa e non è questa la risposta che si aspettavano i lampedusani”.
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