Durante il consiglio comunale di Favara sulla mozione di sfiducia alla sindaca Anna Alba, la prima cittadina è entrata nel merito del divieto di ingresso a una riunione al Municipio fatto da lei stessa, all’inizio della settimana, a uno dei collaboratore di SiciliaTv. “Sindaca, con il dovuto rispetto, non possiamo non rispondere a quanto da Lei dichiarato in pubblica assise”.
“La persona che è stata allontanata mi dispiace che non può prendere la parola dato che non si tratta di una seduta aperta al pubblico, ma è necessario dire la realtà dei fatti. Lunedì scorso c’è stato un incontro molto delicato tra i dipendenti delle ditte dei rifiuti. […] Il signore si avvicina non dichiarando che fosse l’emittente televisiva, ma facendolo immediatamente dopo e chiedendo di entrare nelle stanze. Dato che si tratta di incontri particolarmente delicati, con dati sensibili, in quel momento non era opportuna la presenza della stampa, non per mancanza di trasparenza ma perché era necessario risolvere un problema. Proprio immediatamente dopo, io stessa ho dichiarato che ne sarei stata disponibile a rilasciare tutte le interviste alla fase conclusiva dell’incontro. È mio rammarico che il soggetto abbia riportato un mio divieto di accesso alle stanze perché, dico, non corrisponde a verità”.
Lo ha detto la sindaca di Favara, Anna Alba, durante la discussione in consiglio comunale sulla mozione di sfiducia a suo carico, in risposta alla consigliera comunale Rossana Castronovo, intervenuta sul divieto imposto a SICILIA TV di effettuare delle riprese a un incontro svoltosi all’interno del palazzo comunale di Favara.
Ora, se è vero che in pubblica assise, nel rispetto delle regole, l’emittente televisiva non ha potuto rispondere (come sottolineato dalla stessa sindaca), lo facciamo adesso nella speranza di chiudere qui la questione.
La diretta tv della riunione sulla mozione di sfiducia ad Alba è stata particolarmente seguita, ce ne hanno dato atto i vari messaggi di apprezzamento arrivati alla redazione dai cittadini favaresi. Sinceramente non volevamo ritornare sull’argomento “divieto d’ingresso al Comune”, ma, dopo le dichiarazioni pubbliche fatte dalla prima cittadina in consiglio comunale, è obbligo per noi dire la nostra.
Torniamo allo scorso lunedì (e ricordiamo alla sindaca che sono stati gli stessi operatori ecologici in sciopero per i mancati pagamenti a segnalarci l’incontro al Municipio, chiedendo la nostra presenza). Un collaboratore di SiciliaTv era in piazza Cavour, a Favara, proprio ai piedi di quello che è stato annunciato essere il “palazzo di vetro”; arriva il momento della riunione: l’amministrazione, nella persona della sindaca, e i dipendenti delle ditte che si occupano del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti entrano all’interno del Municipio.
Per chi non lo sapesse, salendo le scale, prima di accedere alla stanza della sindaca c’è un’anticamera, poi la stanza del capo di gabinetto e poi la stanza della prima cittadina.
Il nostro collaboratore segue i lavoratori, si ferma nella prima stanza, cioè l’anticamera, (o “antistanza”, questa la parola usata dalla sindaca), si presenta e chiede di poter entrare e fare delle immagini dell’incontro. Alba risponde che la stampa non può entrare e chiude la porta della stanza del capo di gabinetto dietro di sé.
Intanto sul posto giunge anche un altro collaboratore di SiciliaTv. Aspettiamo fuori dal municipio la fine del colloquio. Tramite WhatsApp, siamo noi della redazione a chiedere spiegazioni sull’accaduto alla sindaca Alba e solo a questo punto lei ci assicura che, al termine del vertice, ci avrebbe rilasciato un’intervista.
I lavoratori escono dal Municipio, chiediamo l’intervista e, al termine di questa, Alba si rivolge ai nostri collaboratori, soprattutto al primo, con voce alta e toni non proprio pacati. Diciamo pure che se questi toni li avessero usati i nostri collaboratori, che invece hanno cercato di mantenere la calma, forse a quest’ora, al contrario, si parlerebbe di aggressione verbale.
Vogliamo evitare di farvi sentire l’audio della registrazione di quel momento poco piacevole e abbastanza teso, non ci sembra opportuno. Vogliamo anche scusare la sindaca – anche se lei non ce l’ha chiesto e non l’ha fatto – in quanto, magari complice la tensione generata dalla delicata situazione tra amministrazione e operatori ecologici, non è stata in grado di sapere trattare con il giusto garbo quanti ogni giorno si adoperano per informare i cittadini su cosa succede dentro e fuori il palazzo di città, che anche oggi dovrebbe essere trasparente, così come decantato tre anni fa in campagna elettorale.
Potremmo anche ricordare al capo dell’amministrazione che c’è pure il “diritto di cronaca” che è incluso nell’ordinamento italiano tra le libertà di manifestazione del pensiero.
Infine Alba lamenta riferendosi ai giornalisti “che poi si scrive che manca di trasparenza”. Ma è la stessa dichiarazione del consigliere comunale del Gruppo Misto, Rossana Castronovo, a rispondere durante la discussione sulla mozione di sfiducia. La consigliera riprende infatti quello che era il quarto punto del programma elettorale propagandato dall’allora candidata “portavoce sindaco”, programma in toto che – precisiamo – è visibile sul sito http://www.favara5stelle.it/programma/
Ecco parte dell’intervento della consigliera Castronovo: “Nel suo programma si leggeva che al fine di rendere quanto più trasparente possibile l’azione politico-amministrativa, si sarebbe dovuto creare un canale di comunicazione istituzionale attraverso l’unica emittente locale, SiciliaTv, che avrebbe dovuto effettuare un’azione di fiato sul collo sull’amministrazione. Ebbene, in barba a quanto dichiarato dal programma, SiciliaTv non è mai stata invitata a partecipare a nessuna delle nostre sedute di consiglio comunale e anzi qualche giorno addietro la sindaca ha pure vietato l’ingresso delle telecamere nel corso di un incontro tra l’amministrazione e i rappresentanti dei lavoratori e delle ditte che effettuano il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. Alla faccia della trasparenza! La trasparenza, che è stata la bandiera della campagna elettorale del sindaco, si è rivelata invece la vostra condanna!”.
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