Violenta rapina in un’abitazione di Naro. Il fatto è successo nell’aprile del 2018. Adesso torna in carcere uno dei responsabili. A incastrarlo una impronta digitale lasciata sull’auto utilizzata per scappare.
A tradirlo una impronta digitale. È tornato in carcere il 20enne romeno accusato, insieme ad altre persone, di aver rapinato in casa, con inaudita violenza, un’anziana donna di Naro.
I Carabinieri della locale Stazione, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia di Canicattì, hanno arrestato, in esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento, Ungureanu Alexandru Ionut, romeno residente a Canicattì.
Il 20enne è ritenuto responsabile di aver partecipato, insieme ad altri complici, a un’efferata rapina avvenuta il 15 aprile 2018 in una villetta nelle campagne di Naro. I malviventi, all’epoca, si erano introdotti nell’abitazione mentre all’interno era presente la proprietaria, un’anziana signora che fu minacciata e malmenata in uno scenario che ricorda scene da film. Si dileguarono dopo aver rapinato la povera malcapitata, sottraendole anche l’auto. I Carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto, nel giro di pochi minuti si misero sulle tracce dei malfattori, rinvenendo, dopo ore di ricerche, l’autovettura della signora, utilizzata dai rapinatori per scappare.
Decisivi per le indagini, furono i rilievi tecnici effettuati sulla vettura rinvenuta. Durante gli accertamenti svolti, i militari dell’Arma sono riusciti a esaltare una buona impronta digitale. Inviata al RIS di Messina, dopo gli accertamenti attraverso le banche dati, l’impronta era infatti risultata appartenere al giovane arrestato.
Il rapinatore era stato rimesso in libertà per decorrenza dei termini dopo il suo arresto avvenuto lo scorso mese di luglio. Oggi torna dietro le sbarre nel carcere di Agrigento
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