È ritornata in auge in questo ultimo periodo la questione dei crocifissi a scuola, specie dopo le recenti dichiarazioni del ministro alla Pubblica Istruzione Fioramonti.
La domanda è sempre quella: è giusto lasciarli oppure no?
A far sentire la propria voce, attraverso una nota indirizzata al Presidente Conte e al ministro Fioramonti, è stato un gruppo di persone anziane di “Azione Cattolica” presso la chiesa San Giuseppe Artigiano di Favara.
Hanno voluto far sapere al governo come la pensano sul dibattuto argomento. “Il Crocifisso –scrivono- non è solo un segno distintivo della nostra Religione, ma anche un Simbolo di valori come giustizia, onestà, amore verso il prossimo, rifiuto di ogni forma di violenza, valori che stanno alla base della cultura del nostro Paese”.
“L’Italia –proseguono- è uno Stato la cui popolazione è a maggioranza di religione cristiana; l’aiuto e l’accoglienza degli altri, che ci hanno caratterizzato in un periodo così particolare, non ci devono far dimenticare chi siamo”.
Per il gruppo di anziani appartenenti all’Azione Cattolica della Chiesa San Giuseppe Artigiano di Favara i simboli religiosi debbono essere tutti rispettati. La presenza multirazziale nel nostro Paese implica la coesistenza di svariate religioni che, essendo fondamento di giustizia, non può trasformarsi in predominio dell’una rispetto all’altra. Il Crocifisso –sostengono- è un simbolo universale che non può offendere nessuno. Tollerare non vuol dire privarsi delle proprie radici, della propria identità, della propria storia e della propria cultura, che ci legano –concludono- in maniera indissolubile al Cristianesimo”.
Commenta articolo