Con l’ipotesi di reato di rapina aggravata e porto abusivo di arma da fuoco, in concorso con un’altra persona al momento ignota, è stato arrestato dai poliziotti del commissariato di Licata un 33enne bracciante agricolo del posto.
Nello specifico l’uomo è ritenuto responsabile di una rapina commessa poco prima dell’arresto in un bar del centro licatese, dove erano stati addirittura esplosi alcuni colpi di arma da fuoco.
La segnalazione alla Sala Operativa del Commissariato era arrivata intorno alle 23.30 di domenica scorsa. Nel giro di un’ora e mezza gli agenti sono riusciti a identificare il presunto autore, colto nella quasi flagranza del reato.
Secondo quanto ricostruito, due uomini si sarebbero introdotti all’interno del bar e, chiudendo la saracinesca e sottratto l’hard disk del sistema di videosorveglianza, hanno minacciato il personale di consegnare l’incasso e una macchina cambia moneta. Gli stessi avrebbero anche tentato di impossessarsi di una slot machine, abbandonandola poi all’esterno del bar forse per la paura di essere beccati.
Grazie a un dispositivo satellitare installato sulla macchina cambia monete, i poliziotti sono riusciti a risalire al luogo dove era stata portata, ovvero a casa del 33enne, trovato intento ad armeggiare con l’apparecchiatura nel tentativo di aprirla a colpi di martellate.
L’uomo è stato dunque arrestato e tradotto al carcere “Di Lorenzo” di Agrigento.
Commenta articolo