La Camera ha dato il via libera al taglio dei parlamentari. 230 i deputati e 115 i senatori in meno nel prossimo Parlamento italiano. La Sicilia perderà in rappresentanza dell’Isola 29 parlamentari: 20 deputati e 9 senatori.
Il taglio dei parlamentari, ormai, è definitivo. Il disegno di legge costituzionale approvato questo martedì dalla Camera prevede la riduzione dei deputati a 400 dai 630 attuali e dei senatori a 200 dai 315 che ci sono stati fino a oggi.
La modifica al numero dei parlamentari porterà naturalmente delle modifiche alla quantità di seggi che spettano a ogni regione. Nel prossimo Parlamento la Sicilia, nella sua circoscrizione occidentale, eleggerà 15 rappresentanti a Palazzo Montecitorio anziché 25; un taglio non indifferente: i deputati eletti saranno il 40% in meno. La circoscrizione orientale della Sicilia vedrà invece scendere il numero dei deputati dagli attuali 27 a 17; 10 in meno, una contrazione del 37%. Al Senato si passa da 25 a 16 eletti siciliani; in altre parole, la rappresentanza siciliana in Senato si sfoltirà del 36%.
La generale riduzione dei parlamentari sta generando dubbi e perplessità tra la politica di tutto il territorio italiano, soprattutto tra le regioni più piccole e tra i partiti minori. In entrambi i casi potrebbe ridursi ancora di più la loro schiera di rappresentanza in Parlamento.
L’ottimismo sul taglio dei parlamentari resta soprattutto in casa grillina. Per tutti i partiti, comunque, cambiano le carte in tavola e con queste si potrebbero riscrivere le alleanze per interpretare al meglio nuove ipotesi di leggi elettorali. Al cambio del numero dei parlamentari, infatti, potrebbero anche accompagnarsi sia nuove strategie politiche che nuove regole elettorali.
La legge sul taglio delle poltrone, intanto, mette d’accordo gli italiani. Secondo le recenti rilevazioni dell’Istituto Demopolis l’80% degli italiani intervistati si è detto a favore della riduzione delle poltrone alla Camera e al Senato. Contrari si dicono appena 12 cittadini su 100.
Il sondaggio è stato pubblicato ieri ed è stato condotto nelle 24 ore precedenti, proprio in contemporanea con il via libera definitivo al disegno di legge costituzionale che toglierà 345 parlamentari tra deputati e senatori.
Favorevoli alla riforma costituzionale, sia pur con percentuali diverse, si sono dimostrati gli elettori di tutti e tre i principali partiti. A favore della riduzione delle poltrone sono il 95% degli elettori del M5S, che da sempre ha fatto del taglio dei parlamentari un cavallo di battaglia. Favorevoli anche i sostenitori del Carroccio: il 78% di chi vota la Lega si è detto soddisfatto del via libera. Meno entusiasti invece gli elettori democratici, anche se il 66% promuove il provvedimento.
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