L’interdittiva antimafia della Prefettura di Agrigento scattò nella prima metà dell’anno. L’ “Hydortecne”, società “satellite” di Girgenti Acque, vede ora rifiutarsi il ricorso presentato al Tar contro il provvedimento a suo carico.
Il Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso presentato dai legali della “Hydortecne” che contesta l’interdittiva antimafia emessa nei mesi scorsi dalla Prefettura di Agrigento a carico della società. La richiesta della società di sospendere il provvedimento della Prefettura in attesa del pronunciamento di merito, secondo il Tar, non è sostenuta da sufficienti presupposti per essere accolta.
L’ Hydortecne è una società “satellite” del colosso agrigentino Girgenti Acque. Nel novembre dello scorso anno la Prefettura firmò l’interdittiva antimafia che gravò sull’ente gestore del servizio idrico integrato e qualche mese dopo lo stesso provvedimento venne notificato anche a Hydortecne, che sarebbe stata ritenuta a rischio infiltrazioni mafiose in quanto farebbe capo a Girgenti Acque.
Non si esclude che i legali della Hydortecne propongano ricorso in appello contro la decisione del Tar. Intanto ai lavoratori della società mancano certezze sul proprio futuro lavorativo.
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