Oggi l’autopsia dell’uomo ucciso a colpi di pistola alla testa. Domani l’udienza di convalida per il presunto assassino Carmelo Rubino che avrebbe confessato il fatto. La vicenda è quella legata all’omicidio di Vincenzo Sciascia Cannizzaro, avvenuto lo scorso venerdì nelle campagne di Canicattì.
Domani, davanti al gip del tribunale di Agrigento, si terrà l’udienza di convalida del fermo a cui è attualmente sottoposto il 68enne canicattinese Carmelo Rubino, accusato e reo confesso dell’omicidio del coetaneo Vincenzo Sciascia Cannizzaro.
L’anziano venne ucciso a colpi di pistola alla testa nella tarda mattinata dello scorso venerdì in c.da Russo Calici, a Canicattì. Alla base dell’assassinio, secondo quanto reso noto in conferenza stampa, si ipotizzano continui dissapori e litigi per il passaggio su una stradella di campagna che porta a due terreni vicini, uno di proprietà della vittima e l’altro del presunto omicida. Al culmine dell’ennesima lite per il passaggio dei mezzi di raccolta dell’uva sulla strada, Carmelo Rubino avrebbe estratto una pistola e fatto fuoco alla testa di Vincenzo Sciascia Cannizzaro.
Rubino, dopo essere stato fermato, ha ammesso la propria responsabilità. Si trova attualmente nel carcere di contrada Petrusa, ad Agrigento. Ancora da ritrovare l’arma del delitto. Da un primo esame, subito dopo l’omicidio, pare siano stati un paio i colpi esplosi, colpi partiti da una pistola calibro 7.65 e da distanza ravvicinata. Intanto questo pomeriggio l’autopsia sul cadavere del 68enne. Dai risultati dell’esame si potranno meglio chiarire le circostanze della sua morte.
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