Risolvere il sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa e impegno del Governo per regolamentare l’accoglienza dei migranti. A chiederlo è il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. Intanto il ministro degli Interni Lamorgese in summit a Malta per affrontare la questione con gli altri colleghi europei.
“Continuiamo a sostenere che non si può negare l’accoglienza a chi ha bisogno di aiuto, ma con altrettanta nettezza dico che l’accoglienza deve avvenire all’interno di regole certe e nel rispetto della popolazione locale”. Queste le parole del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, dopo i recenti sbarchi avvenuti sulla maggiore Isola delle Pelagie che hanno sovraffollato l’hotspot di c.da Imbriacola.
“Chiedo dunque al ministro degli Interni – continua Martello – di attivarsi immediatamente per superare la situazione critica che stiamo vivendo a Lampedusa a causa del sovraffollamento del Centro di accoglienza, anche con interventi di aerei per il trasferimento dei migranti”.
Il sindaco dà anche una stoccata riferita probabilmente al primo esecutivo del premier Conte e all’ormai ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. “È evidente – sottolinea – che non si può sempre rincorrere l’emergenza, che c’era prima e che continua ad esserci: serve – incalza Martello – un impegno forte del Governo italiano per attivare procedure automatiche e continue per portare avanti un’accoglienza ordinata e sicura. Non si può scaricare tutto su Lampedusa e sui lampedusani!”.
Nessuna risposta da Luciana Lamorgese, dal 5 settembre scorso nuovo ministro dell’Interno del Governo Conte bis che raccoglie la pesante eredità lasciata dal leader della Lega, riguardo alla denuncia del sindaco di Lampedusa sull’hotspot dell’isola.
Novità, però, arrivano proprio sulla richiesta di Martello indirizzata al Governo italiano.
“Speriamo che i lavori vadano bene. Abbiamo delle buone prospettive”. Lo ha detto, si legge su Adnkronos, proprio la ministra Lamorgese al suo arrivo al mini-vertice sui migranti in corso a Malta. Un incontro tra il ministro e i colleghi di Francia, Germania, Malta e Finlandia, alla presenza anche del Commissario europeo Dimitris Avramopoulos, per tentare di trovare un accordo sulla ricollocazione dei migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale, sulla rotazione dei porti di sbarco e sui rimpatri.
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