Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, avrebbe il 5% dei consensi elettorali. Ecco come cambia il quadro politico italiano dopo l’ingresso in scena della nuova forza politica dell’ex premier.
Come cambia l’equilibrio tra le maggiori forze politiche italiane all’indomani della scelta di Renzi di fondare il proprio partito? Lo dice l’ultimo sondaggio dell’istituto Demopolis per la trasmissione Otto e Mezzo, pubblicato appena ieri. La Lega si conferma il primo partito con il 33% dei consensi tra l’orientamento degli elettori per un ipotetico voto alla Camera; il Movimento 5 Stelle torna secondo partito con il 20,5% e supera di circa un punto il PD che, per effetto della scissione con Renzi, perde parte dell’elettorato e a ieri si attesta al 19,4%. Fratelli d’Italia con il 7% scavalca di un punto gli azzurri di Forza Italia, al 6%, mentre il neonato Italia Viva avrebbe il 5,2%.
Se si votasse per la Camera, secondo il Barometro Politico Demopolis, il partito di Matteo Renzi otterrebbe dunque poco più del 5%, con un elettorato certo del 4% e un bacino potenziale complessivo del 9% che prende in considerazione l’ipotesi di poter votare in futuro per Italia Viva.
Il consenso potenziale al nuovo partito di Renzi è abbastanza trasversale. Variegata è infatti l’autocollocazione politica dei suoi elettori: 4 su 10 si definiscono di Centro Sinistra, circa un terzo di Centro e il 20% di chi voterebbe Renzi si colloca nel Centro Destra.
“Significativa – spiega il direttore di Demopolis, Pietro Vento – è la percezione dell’opinione pubblica sugli effetti che la scissione nel PD e il protagonismo dell’ex Premier potranno avere sul percorso dell’Esecutivo”. Per appena il 6% degli intervistati la nascita di Italia Viva può avere un effetto positivo sul Governo; per il 35% invece si indebolirà il Conte bis. Per quasi 1 italiano su 2, la nascita di Italia Viva non avrà, almeno per il momento, effetti significativi sulla vita e sulla tenuta del Governo giallo-rosso.
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