È stato aperto un fascicolo d’inchiesta in merito al crollo di calcinacci avvenuto ieri da un palazzo di piazza Cavour, ad Agrigento. In via precauzionale, sono state fatte sgomberare le famiglie che occupano i condomini attigui.
Non solo durante la notte. I calcinacci del palazzo di piazza Cavour, ad Agrigento, crollati ieri durante le ore notturne, hanno continuato a venire giù anche nelle ore successive. Sempre durante la giornata passata, il sostituto procuratore Antonella Pandolfi, della Procura di Agrigento, avrebbe aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti per l’ipotesi di reato di disastro colposo.
Il bilancio è di mezza piazza interdetta, attività e studi professionali del posto con saracinesche chiuse, mezza carreggiata del trafficato viale della Vittoria transennato proprio all’altezza di piazza Cavour e lo sgombero, in via precauzionale, delle unità abitative dei condomini attigui al palazzo che ha visto calcinacci e impalcatura del ponteggio venire giù.
Ieri è stato convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dal prefetto al fine di valutare congiuntamente le misure da adottare per la messa in sicurezza dell’area. Dalle stanze del municipio fanno sapere che, oltre allo sgombero delle famiglie, è stato disposto anche il divieto di transito in via Vittorio Emanuele Orlando fino alla porzione di piazza Cavour interessata dal sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria. L’ordinanza ha stabilito inoltre di “onerare i proprietari dell’immobile interessato dal crollo della messa in sicurezza dell’edificio delle zone interessate, fatte salve le misure di competenza poste in essere dall’Autorità giudiziaria”.
Il crollo dei calcinacci e dell’impalcatura, ricordiamo, è avvenuto ieri intorno alle 4 di notte. Fortunatamente, complici le ore di buio durante le quali la zona è solitamente deserta, non si sono registrati danni a persone o mezzi. “Mi auguro che a breve si faccia chiarezza sulle cause del crollo – ha commentato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto -. Non doveva avvenire e solo per un caso non ci sono state conseguenze gravi”.
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