Gli veniva contestato un danno erariale di oltre 3 milioni di euro. Arriva la sentenza di assoluzione per l’ex sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, e per l’ex responsabile dei servizi finanziari del Comune, Salvatore Alesci.
Già assolti nel processo di primo grado, sono usciti “puliti” anche davanti alla sezione giurisdizionale di appello della Corte dei conti che ha confermato la sentenza di assoluzione nei confronti di Calogero Firetto, ex sindaco di Porto Empedocle e attuale primo cittadino di Agrigento, e di Salvatore Alesci, ex responsabile dei servizi finanziari del Comune empedoclino.
A Firetto e Alesci veniva contestato un danno erariale di circa 3 milioni di euro per avere utilizzato indebitamente alcuni fondi quando all’epoca il primo era alla guida della città marinara. A citarli in giudizio era stata la Procura Regionale della Corte dei Conti che ipotizzava come i due imputati, e adesso assolti, avessero utilizzato anticipazioni di liquidità ottenute dalla Cassa Depositi e Prestiti nel 2014 per coprire le spese correnti del Comune di Porto Empedocle. In tal modo, secondo l’accusa, si sarebbe aggirato il vincolo di destinazione dei fondi che, in sintesi, sarebbero stati usati per finalità diverse rispetto a quelle previste.
La tesi, già lo scorso ottobre, non aveva retto al vaglio nel processo di primo grado. Adesso arriva la conferma della sezione giurisdizionale di appello che avrebbe pure escluso qualsiasi responsabilità tra le condotte di Firetto e Alesci e la dichiarazione del dissesto finanziario del Comune di Porto Empedocle, votata in consiglio comunale nell’ottobre del 2016.
“Non vi è stata, o comunque non è stata dimostrata, una qualche ingerenza di questi nella gestione delle somme in questione”, sostengono i giudici a proposito del danno erariale contestato ai due. “Manca la prova – hanno scritto i giudici di secondo grado – del nesso di causalità tra l’illegittimo uso delle anticipazioni e il conseguente dissesto. Occorreva dimostrare, e ciò non è avvenuto, che qualora l’uso delle anticipazioni di liquidità fosse stato legittimo, il dissesto sarebbe stato evitato”.
“Due anni di contestazioni paradossali – ha dichiarato alla luce della sentenza di assoluzione il sindaco Firetto – su ipotetico “danno erariale”, “sforamento del patto di stabilità” con suggestivi titoli di stampa: “bilanci gonfiati”, “drogavano i bilanci”. Ci sarebbe molto da dire – conclude il primo cittadino -. Lascio invece parlare le sentenze che sono chiare, nette!”.
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