Dall’altro ieri e a distanza di poco più di tre settimane, la città di Canicattì si ritrova a dover subire una nuova quanto inattesa serrata degli operatori ecologici impegnati nel servizio di raccolta rifiuti. Lo fanno sapere dal Comune della città dell’uva Italia che fa presente questo episodio dopo i precedenti disservizi già registrati e segnalati a diversi enti istituzionali.
Ieri l’Amministrazione comunale di Canicattì – sindaco Ettore Di Ventura e assessore all’Ambiente Umberto Palermo – ha diffidato le RTI a motivare urgentemente le violazioni del contratto e a ripristinare immediatamente i servizi. Lo fa con una nota di protesta diramata a diverse istituzioni e alle forze dell’ordine.
“Senza alcun preavviso – ha dichiarato il sindaco canicattinese Ettore Di Ventura –, la città si trova nuovamente sotto scacco. È assolutamente inappropriata e inaccettabile tale gestione del servizio da parte delle Società e la conseguente reazione dei lavoratori”. “Ci ritroviamo a dover subire questa nuova insurrezione che penalizza i cittadini e soprattutto mette a rischio la salute pubblica – continua il sindaco -, non permetteremo di subire ulteriori rappresaglie per scaramucce interne tra Ditte e lavoratori”.
“L’Amministrazione – fanno sapere dal Comune – si riserva di agire a tutela dell’Ente e dei cittadini nelle dovute sedi”.
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