È accusato di essersi appropriato di 580 euro da un automobilista quale cauzione per consentire l’accesso alla procedura di demolizione dell’auto posta sotto sequestro.
Parliamo di un maresciallo dei carabinieri, all’epoca dei fatti, in servizio alla Compagnia di Cammarata.
Il sottoufficiale, che è imputato di peculato, falso e occultamento di atti, si sarebbe appropriato dei soldi della cauzione di un automobilista.
Alcuni testi della difesa avrebbero fatto emergere una grave forma di ludopatia e per questo i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento hanno chiesto una perizia psichiatrica per accertare se il maresciallo fosse capace di intendere e di volere.
Secondo la criminologa e sociologa Laura Todaro, che lo aveva in cura, l’uomo cercava solo di racimolare soldi per giocare. Era affetto da una ludopatia grave, del tutto simile alla dipendenza da eroina. Anche il medico Paolo Falco, responsabile del Sert di Ribera, ha confermato che il maresciallo era in cura per dipendenza da gioco d’azzardo e che non ha seguito tutte le visite previste.
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