Favara. Anna Alba prende ancora tempo. La squadra assessoriale non arriva ancora.
Si attende ancora per la definizione della squadra assessoriale di Anna Alba. Da indiscrezioni su Facebook che trovano conferma in diverse voci che si rincorrono, alcuni dei sei consiglieri di opposizione in consiglio comunale, tra quelli che non hanno firmato la mozione di sfiducia alla sindaca, avrebbero consegnato la loro rosa di nominativi alla prima cittadina.
Premesso che un assessore è stato recentemente scelto dalla stessa sindaca pentastellata e da lei nominata e che altri due assessori erano già in carica, Anna Alba ha ancora due/tre posti liberi in giunta da dover ricoprire. Numeri che potrebbero variare qualora si concretizzasse un “foglio di via” per qualcuno degli attuali assessori, specie dopo le dimissioni di Calogero Pirrera da vicepresidente del consiglio.
La sindaca aveva ufficialmente aperto le porte alla società civile; una chiave di lettura è che evidentemente non ha nomi all’interno degli attivisti grillini da poter nominare quali assessori. Allora, probabilmente per ottenere la maggioranza numerica in consiglio, ha chiesto aiuto alla società civile.
Anna Alba si è guardata bene dal dire di aprirsi ai partiti, con i quali non potrebbe fare inciuci per statuto pentastellato al quale da aderente non può sottrarsi. Ma purtroppo quel che si teme è un ritorno alla vecchia politica. Quella politica che, pur di far restare ancorati alla poltrona, ti porta ad aprirti alle volontà dei consiglieri di opposizione! Però noi crediamo di conoscere Anna Alba e siamo certi che non scenderà a tale compromesso!
Ma torniamo ai posti liberi in giunta che potrebbero essere tre visto che la sindaca ha la possibilità di nominare fino a un massimo di 7 assessori. Se i numeri dovessero rimanere confermati, uno potrebbe andare ufficialmente alla famosa società civile che, ripetiamo, secondo qualcuno altro non sarà che nascondere la paternità delle forze d’opposizione in consiglio, gli altri due assessori dovrebbero essere utili per tenere stretti, fermi a sé, i grillini in consiglio che, ad uno ad uno, pare stiano invece andando verso il baratro dell’autoeliminazione da forza di maggioranza. Uno di questi potrebbe addirittura essere ricercato tra uno degli stessi consiglieri in carica.
C’è da chiedersi come sia stato possibile che il Movimento 5 Stelle, che dal giugno 2016 ha avuto in consiglio comunale ben 14 consiglieri su 24, giunte di governo sempre di un unico monocolore, la presidenza del consiglio comunale e la sua vicepresidenza, senza parlare della presidenza di praticamente tutte le commissioni consiliari, si sia adesso ridotto così.
Insomma il M5S locale aveva la strada spianata ovunque, tanto che sia la giunta sia il civico consesso avevano dichiarato il dissesto finanziario dell’Ente senza nemmeno pensarci due volte, in tutta tranquillità, forzando ogni opposizione.
Facendo ciò si sono caricati di oneri e onori. Hanno sicuramente dato una chiusura netta al passato e hanno aperto ufficialmente una nuova pagina. In campagna elettorale Alba, parlando per tutti i grillini locali, ha sempre detto di aver avuto le idee chiarissime su come governare la città. Ma intanto il bilancio presentato in ritardassimo ha avuto rilievi da parte della corte dei conti, e oggi, dopo tre anni, la gente sta ancora aspettando la famosa “nuova Alba” e il famoso cambiamento.
Come è possibile che una forza del genere, messa alla prova da tre anni, abbia potuto per stessa ammissione della sindaca non procedere speditamente?
Il programma elettorale prevedeva 10 punti, 10 impegni e 10 progetti.
Siamo in attesa di vederli realizzati!
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